giovedì 31 maggio 2012

11 3/4 I miei amici

ciao ciao,
ho deciso di uscire un attimo dal "seminato" dedicando questi miei pensieri ai miei amici, anzi i miei AMICI.
L'ho chiamata pagina 11 e tre quarti, come il binario per andare ad Hogwarts di Harry Potter, anche perchè trovare degli amici veri è proprio questione di magia.

Sicuramente chi non mi conosce da tanto tempo sicuramente pensa che io sia una persona stracolma di amici e che non abbia mai avuto difficoltà ad averne, invece le cose non stanno proprio così!! Io ho dovuto fare una fatica immane per capire innanzitutto cosa volesse dire amicizia e poi un altro calvario per riconoscere le persone giuste a diventare amici e quelle da scartare assolutamente.
Da piccolo avevo sempre avuto una posizione privilegiata, anche troppo, ero stato il cocco delle maestre, delle zie e delle vecchiette di zona, quindi gli altri bimbi non mi vedevano di buon occhio...manco fosse stata colpa mia!
Questa situazione è andata avanti per un bel po', inoltre vivevo il trauma causato da mia madre che non mi faceva andare neanche alle feste di compleanno dei miei compagni di classe, perchè avendo in casa pochi soldi non potevamo permetterci di fare dei regali, ma io cosa ne capivo ero solo un bambino che si sentiva obbligato ad escludersi. Non mi era neanche concesso di travestirmi per Carnevale, quello poteva farlo solo mia sorella..." i maschi non si travestono e non fanno i pagliacci"...( Si mamma dimmelo adesso!!!! Ah già, me lo dice anche adesso e non vuole rassegnarsi!!!). Pensate che una volta un mio compagno di classe mi prestò un suo giocattolo, lei mi portò a casa sua per restituirlo.... Poverina lei si sentiva inadatta e sapeva che non poteva darmi tutto quello che volevo, ma eravamo semi poveri e non potevamo permettercelo. Lei non voleva farmi sentire inadatto...IO IL GENITORE NON LO FARÒ MAI...TROPPI CASINI!

Poi quando andai alle medie le cose peggiorarono sempre di più, tutti i maschi della zona facevano a gara per fare a botte all'uscita di scuola e io figuriamoci se intendevo fare ste cose, infatti alla fine io diventai il bersaglio da picchiare... una vera tragedia!! Veramente!!! Ero troppo love and peace!
E mi legai a delle compagne di classe che mi vedevano più che altro come un povero sfigato che faceva pena e andava difeso...che tristezza!!!
Sentivo tutti i loro racconti di fidanzati ipotetici che facevano le classi più alte e tutte le loro tiritere sulle amiche del cuore...io non sapevo cosa voleva dire, anzi speravo si volessero fidanzare con me...SI CREDICI!!!
Ricordo che un giorno chiesi ad una ragazza più grande di me, che faceva parte della compagnia del gruppo della chiesa, che frequentavo  come pianeta satellite, cosa volesse dire avere l'amico del cuore e lei mi spiegò che l'amico del cuore è una persona che non scegli, lo scopri durante la tua vita...Eh????? Parole che per me non avevano alcun senso, non avevo degli amici normali, figuriamoci uno del cuore! UFF!

Poi ero il bersaglio dei miei compagni di classe che mi prendevano in giro perchè non volevo giocare a calcio durante educazione fisica (io mi chiedevo ma perchè bisogna solo giocare a calcio??? C'è pallavolo palla avvelenata e altri troiai...no calcio! e allora fanculo) e poi essendo anche balbuziente parlavo lo stretto indispensabile...quindi sfigatissimo!!! (Sembra una puntata di Glee???)
C'enera uno in particolare che diventò il mio incubo, Antonio, un ripetente con una struttura fisica da camionista...quante me ha date! Ma tante!!!
Ora volete ridere?? Ebbene si molti anni dopo, quando stavo con Franco, lo incontrai per caso vicino casa mia in centro e si rivolse a me come quando si incontra una persona che non vedi da millenni e alla quale eri legatissimo...mah! Mi fece mille domande e quando gli dissi dove abitavo volle vedere la mia casa....ebbene si ci scopai come non mai, e fece anche il passivo!!!!! Che vendetta!!!!! Tiè!
E non fu il solo...c'era un ragazzo che abitava nella mia zona che si chiamava Saro ed era bellissimo e tutte le ragazzine delle medie impazzivano per lui...si anche lui mi feci una notte uscendo dalla discoteca dove lavoravo da Drag Queen, solo che lui non mi riconobbe (vabbè non mi guardò molto in faccia, anche se ero truccato, passò tutto il tempo con la faccia contro il muro mentre io gli stavo dietro...ed era anche minidotato....se lo avessero saputo le mie compagne di classe sarebbero impazzite!!!)
Si lo so sono cose effimere.
Andiamo avanti.
Alle superiori le cose cambiarono un pochino, in quel periodo durante le vacanze al mare avevo conosciuto una ragazza di Torino con la quale legai molto e quindi ci rivedemmo, si chiamava Sabrina e diventò una amica eccezionale, lei mi presentò la sua migliore amica Anna...diventammo così un trio inseparabile. Ci raccontavamo tutto di tutto, passavamo ore intere al telefono, telefonate fatte dalle cabine telefoniche (o mamma sembra preistoria!!!) si non esistevano i cellulari e quindi per telefonare si andava alle cabine telefoniche. E la sera alle 20 alle cabine c'era sempre la coda (chissà perchè ci si dava sempre l'appuntamento telefonico alle 20, ma non solo noi, tutto il mondo). A loro dissi per la prima volta di essere gay...mamma che pianti, a loro presentai il mio primo fidanzato, Davide, che cotta mi presi per lui e non avevo neanche il coraggio di toccarlo. Il paragrafo fidanzati lo faccio più in là.

Ci giurammo amicizia per la vita e che nessuno ci avrebbe mai diviso, e quando le presentai a casa scoprii che mia madre per sua natura aveva una propensione ad odiare tutte le ragazze che le presentavo (una gran scassa cazzo mia madre). Io Anna e Sabrina ci frequentammo per molti anni fino al matrimonio di Anna con un ragazzo che io e Sabri detestavamo, ma  volevamo solo il suo bene e quindi tacemmo...poco dopo si separarono.

Mia madre diceva sempre "nessuna amicizia è per sempre" e io volevo dimostrargli che sbagliava! Ed ho vinto!

Alla fine anche Sabri si sposò e le nostre strade si separarono per forza di cose.

Ma siamo sempre stati legati, infatti ogni tanto ci si sente ancora.

Un giorno Anna, molto tempo dopo, mi invitò a casa sua e mi presentò il suo secondo marito, simpatico e più intelligente del primo...anche se alla fine ha lasciato anche lui, ma vabbè sono scelte di vita..... e con lei c'era anche una sua nuova amica della quale si occupava di farle il trucco (si Anna è una truccatrice professionale) una certa Agnese....Neja, si la cantante!!!! Che Effetto!!! Diventammo amicissimi, vennero a vedermi quando facevo gli spettacoli in discoteca, e con Agnese ci promettemmo che un giorno avremmo fatto delle cose insieme....parliamone....

Negli anni a venire, quando cominciai a frequentare le discoteche, conobbi Gianni ( il suo nome vero è Luigi Giovanni e lui voleva che lo chiamassimo Gianni...ora si fa chiamare Luigi...ma la confusione??) e io e Gianni diventammo fratelli! Non si faceva un passo da soli, non si conosceva qualcuno senza il benestare dell'altro, abbiamo sempre vissuto in simbiosi, anche se adesso siamo un po' distanti i nostri pensieri sono sempre legati. Ecco lui è quello che si può dire il mio amico del cuore, anzi dell'anima. Ha un solo difetto è un fan di Renato Zero( io lo detesto...capita). Quante ne abbiamo fatte insieme e quanto abbiamo riso!!! In ogni occasione noi, nel bene o nel male, alla fine trovavamo da ridere...due bambine stupide!!!! Ridevamo anche nelle occasioni peggiori!!! Proprio due cretini!! Però a noi bastava stare insieme e tutto il resto spariva. Ci siamo fatti chiacchierate durate ore nella sua Y10 sotto casa mia col finestrino aperto per fumare (sembra un testo di una canzone di Baglioni), però abbiamo condiviso anche tantissime, ma proprio tantissime,lacrime e tantissime delusioni d'amore. Poi a noi si aggiunse un ragazzo sfigatissimo che si chiamava Francesco, veniva fuori da una serie di tragedie personali che non sto a raccontare perchè sono veramente pesanti. Ed ecco che il trio si è riformato! Io Gianni e Francesco...eravamo l'incubo dei locali, dove andavamo facevamo un bordello senza senso, ubriachissime e stronzissime! Conoscevamo tutti, attaccavamo bottone con la chiunque. Ci invidiavano. Eravamo il punto di riferimento di chiunque, se volevano che una festa funzionasse ci invitavano e noi puntualmente smontavamo il locale!!!!!! Non vi racconto le notti passate a Milano alla Nuova Idea o al Segreta!!!! Dei pericoli pubblici!
Poi ovviamente si cresce e cambiano un po' di priorità, Francesco si è fidanzato con un avvocato di Milano e quindi ci è andato a vivere insieme (stanno ancora insieme, saranno più di 15 anni), Gianni voleva il grande amore, mentre io....ecco io...io Boh!!! Una testa di cazzo a briglie sciolte!!!
Gianni adesso credo l'abbia trovato il suo grande amore, anche se non lo vedo molto posato, ma a me basta sapere che sta bene. Lo conosco!

Poi conobbi Domenico, ecco lui può essere definito l'amico dell'età adulta, anche se di adulti abbiamo molto poco.
Domenico è un ex etero poco convinto, lo conobbi nel periodo in cui facevo la drag queen, e ci legammo. Mi ricordava un po' Gianni...
(Comunque di Domenico ne parlo nei miei discorsi di vita notturna...)

...mi ricordava Gianni...ops!
Si il problema principale è che non ho mai voluto affrontare la crescita e quindi ogni volta che un mio grande amico faceva un passo avanti io cercavo quello che stava ancora indietro. Questa è la prima volta che lo ammetto, non scherzo sta impressionando anche me questa confessione, giuro.

Si vorrei stare per sempre sull'isola che non c'è, e vivo ogni cambiamento di traiettoria come un trauma.
Avevo Sabrina ed Anna...Anna si era sposata Sabrina pure, poi venne il turno di Francesco e Gianni...ma...Francesco si è accasato e Gianni voleva altre priorità...mentre io alla fine mi sono legato ad un altra scheggia impazzita che mi faceva vivere ancora in una dimensione di divertimento senza dover pensare ad un domani responsabile...Merda è vero!
Non ho mai tenuto conto che la vita prima o dopo ti presenta il conto e che quell'idea di immortalità che si vive da adolescenti è destinata a schiantarsi contro il muro degli anni. Si è vero, crescere è la cosa peggiore che ci possa capitare!!
Dio mio che confessione pesante! Immaginavo che scrivere i miei pensieri sarebbe arrivato a questo punto, ma non pensavo sarebbe arrivato così presto...
E sono partito dagli amici!

Di questa condizione me ne sono accorto appena ho compiuto 30 anni, ho cominciato a guardare gli anziani con paura...mi dicevo un giorno diventerò così! Un trauma!
La mia mente continua a sfornare troiai ma il mio corpo si comporta diversamente...oddio sono destinato a darmi una calmata....e poi??? E allora???

Non fraintendete, io non ho mai avuto paura di morire, non mi spaventa per niente, anzi credo da sempre che vivere sia un occasione da non sprecare, vivere è un momento importante dove si ha l'occasione di lasciare un segno e di insegnare e imparare qualcosa di importantissimo! Vivo la morte come il momento in cui il nostro compito sia terminato. Non consideratemi idiota, anche io vivo le tragedie umane come tutti e alcune le ritengo veramente ingiuste, ma vedo le cose in maniera un po' distaccata. Credo nel destino e nell'imprevedibilità delle cose, e mi rendo conto che in alcuni casi, anzi molti, non ci si possa proprio fare nulla. E quindi cerco di essere il più disponibile e aperto a tutto. Anche io, come tutti, ho perso persone importantissime e tremo al solo pensiero di perderne altre, ne ho un terrore assoluto, e spero non capiti mai. Ma siamo solo di passaggio e quindi facciamocene una ragione. È vero, anzi è l'unica vera verità assoluta! Quindi nel frattempo facciamo in modo di arrivare alla fine senza rimorsi!

Cazzo che discorso allucinante! Scusate mi è presa così!

Parlavo di amici...e devo dire che nonostante un inizio semi tragico alla fine sono riuscito a trovare le mie anime gemelle e fino ad adesso posso dire che intorno a me ho persone veramente speciali, anche quelli che si sono staccati o allontanati... Ho sempre creduto che nella vita niente accade a caso e tutte le persone che ci capitano fra i piedi sono persone dalla quale possiamo imparare qualcosa o insegnare qualcosa, l'universo è così immenso che non è possibile che tutto sia solo messo così come un susseguirsi di cose inutili. E oggi posso ancora dire che amo veramente tutte le persone che mi ruotano intorno, anche se alcune le prenderei a calci volentieri, e ne sono terribilmente geloso!!!!

Bene sono due ore e mezzo che scrivo..sono già le 4.16 è il momento di andare a nanna...

....continua....

love.

mercoledì 30 maggio 2012

10

Cominciamo il mio racconto separato fra quello che è stata la mia vita diurna e quella notturna...che fatica....


Come vetrinista credo  di essere sempre stato molto geniale, intuitivo e disponibile, forse è questo che mi ha sempre fatto apprezzare dalle persone....
Da quando Francesca mi conobbe quella sera, mi volle con se! Io avrei preferito darmi fuoco! Mi stava antipatica, mi sembrava una morta di cazzo ed era spavalda! Quanto la odiavo..e poi mi aveva dato del frocione...ma vaffanculo troia di merda!
Eppure chiese ai miei datori di lavoro se potevano prestarmi a lei per fare un lavoro imminente e importante che lei doveva fare (in seguito scoprii che il suo assistente era fuggito in Australia perchè esasperato da lei, ma comunque neanche lui era tanto sano di mente). Andai con lei a malincuore. Lei lavorava in tutta Italia e si occupava di negozi di liste nozze. La raggiunsi a Milano in uno show room della ditta Messulam (erano gli importatori maggiori di ditte pazzesche di porcellane, ma io checcazzo ne capivo). Eccomi!
Io ho sempre creduto e lo credo ancora che chiunque possa insegnarci qualcosa, quindi io nei confronti degli altri mi sono sempre posto al di sotto, non è falsa modestia ma credo che veramente si possa imparare da chiunque, basta solo mettersi in ascolto. Io lo faccio sempre, anche adesso.
Mi misi al suo servizio, lei tanto ne sapeva più di me ed io potevo solo imparare e quindi dovevo stare zitto. Così feci. Lei mi spiegò che noi stavamo facendo l'allestimento di una delle ditte più importanti al mondo per quanto riguardava i piatti e l'allestimento della tavola e che bisognava dare il meglio di noi stessi....Che meraviglia! i piatti della Wedgwood (della famiglia reale inglese) i vasi della Royal Copenaghen, le stoviglie della Manson, i bicchieri di Orrefors e gli argenti fatti a mano della Messulam, cose che costavano e costano migliaia di soldi!!!! Lavorai come un automa ed ero avido di imparare. Lei era entusiasta di me e a me piaceva questa cosa.
Dopo quell'allestimento mi propose di fare con lei il Macef alla fiera di Milano...(che è sta roba?) e io accettai, mi stavo divertendo e quindi volli continuare.
Andai al Macef di Milano, 9 stand in 4 giorni!! un ciuco!!! Lavoravo ininterrottamente, quanto mi entusiasmava questo lavoro, Francesca era una stronza senza pari ma io volevo imparare e quindi tacevo! (si fa sempre così quando vuoi imparare...SEMPRE). Facemmo gli stand della "La Pasca" (Lucca) della Colle (una ditta di cristalli pregiati toscani), Pasquinucci (Empoli),  Mepra (Bergamo), Livellara (boh?) insomma ditte pazzesche a detta sua, io non conoscevo nessuno ma comunque feci il mio lavoro in maniera impeccabile.
Conobbi ditte come Alessi, WMF, Cassetti, tutte ditte che erano al top per quanto riguarda la tavola...ero estasiato, mai visto cose simili e tutti erano contenti del mio lavoro.
Alla fine mi propose di lavorare con lei. A me il lavoro mi strapiaceva, lei meno, ma sapevo che da lei potevo solo imparare.
Ah io in quel periodo frequentavo ancora lo IED a Torino ( ricordate Franco??) ebbene si lasciai tutto, lo IED (Franco fece il diavolo a quattro....(si può sapere cosa cazzo vuol dire sta frase???)) e lasciai anche il negozio di allestimenti, solo per seguire Francesca! (anche se la detestavo!!!)
Mi propose di seguirla in Toscana a fare degli allestimenti per negozi...vabbè andiamo..... Sapete cosa mi disse?? Ebbene si, il suo monito fu:" Ti porto in Toscana, stai attento perchè potresti innamorarti di quella regione e non tornare più indietro!", io risposi :"Non preoccuparti, io amo talmente tanto Torino che non mi ci stacchi"......


Le ultime parole famose......


.....continua in notturna......


devo staccare sono le 3.15 e sono bello cotto...baci baci!!!

9

Eccomi, mi sono preso un po' di pausa...l'inaugurazione del Frau estivo mi ha preso un po'....( che effetto scrivere Frau e non Mamamia(ah già non posso usare questa parola...ma sapete che vi dico? VAFFANCULO, la uso quanto voglio!!!))

Torniamo a noi...

Io intanto continuavo a fare il vetrinista per quel centro di allestimenti per vetrine...

A Torino eravamo travolti dal Vanity, non si parlava che di questa serata, andarci era d'obbligo! Se non c'eri eri uno sfigato assoluto! Io c'ero!! Anzi non solo ero un cliente, ma anzi ero UNO DI LORO!!!!
Ci andai anche travestito...un trionfo! Mi chiesero se sapevo fare il bar, io avevo l'esperienza fatta in estate in un bar del parco del Valentino (quando volevo finire le superiori, pagandomi i libri) e quindi mi presero come Drag Queen al Bar!!! ero una star!!!

Ovunque andassi mi riconoscevano come uno del Vanity...Queen Elisabeth!! il mio look era anni '60 cotonatissima e prosperosa...(non sono mai stato una silfide!!), conoscevo tutti! In nessun locale andassi pagavo l'ingresso...Figo no???

Intanto vivevo ancora dai miei e nei week end avevo una soffitta in centro!!! Che troiai!!!
Giravo per Torino in bicicletta e quando tornavo a casa passavo in una zona vicinissima a casa dei miei che abbiamo poi soprannominato "i lumini". Il cimitero Generale di Torino.... Si, ebbene si! Io ho sempre detto che geneticamente parlando i Gay vengono subito dopo le CAPRE DI MONTAGNA!!!  È vero, fateci caso, dove sono i luoghi di incontri dei Gay?? I parchi (in città) o i lungo fiume...a Mikonos dove si imboscano? Su per la montagna o di notte al porto, a Sitges dopo la ferrovia in un bosco dove puntualmente si perdono, a Torre del Lago in una pineta, alle Canarie fra le dune...a noi gay piace arrampicarci e rischiare la vita..poi se ci facciamo male ci lamentiamo...Siamo una razza tutta a parte!
A Torino abbiamo il parco del Valentino (vicino al fiume Po), piazza d'Armi (vicino alle caserme), l'interporto (vicino ai camionisti) e i lumini (vicino ai morti!)....saremo strani!!! Ecco perchè ci chiamano diversi...ovvio no?
Comunque, girando in bicicletta per "i lumini" ho incontrato una delle persone che poi è diventato un amico inseparabile, non come Gianni nessuno eguaglierà mai e poi mai lui, lui è il mio fratello assoluto! Domenico era un ex etero che scopriva il mondo gay, divertentissimo e intelligentissimo (il suo peggior difetto) e diventammo amicissimi! Era una bomba a tempo, infatti poi è esploso..

Di giorno invece continuavo a fare il vetrinista...e un giorno, mentre stavo facendo un allestimento natalizio per il nostro punto vendita, entrò in negozio una ragazza...una ragazzona! Figa, pazzesca, occhiali in testa, cellulare che squillava all'infinito, voleva comprare scenografie per una fiera e per un punto vendita. I titolari del negozio si prostrarono a lei, io avevo con me Gianni che mi stava dando una mano e a lui chiesi :"Chi è sta troiona??", parallelamente lei chiese ai miei datori di lavoro :"Chi è sto frocione?"...amore a prima vista!!!

La odiavo a pelle! Si chiamava Francesca...il mio incubo e salvezza negli anni a venire.

Adesso però devo per forza di cose dividere questo racconto in due parti, una notturna e una diurna. Si mi spiace ma per non diventare troppo confusionario devo farlo. Io cominciai a vivere due vite parallele, una diurna come vetrinista sempre più impegnato e una notturna come drag sempre più impegnata....una tragedia! Un mio amico un giorno mi lesse la mano e disse che io avevo due vite parallele che mi avrebbero fatto crescere ma che alla fine una avrebbe sofferto dell'altra...e io stavo in mezzo.

Ecco mai che una cosa nella mia vita fosse stata facile e comoda! MAI!!! Oh avevo voluto la bicicletta...ora fatti sta scampagnata!

.....continua in diurna.....

giovedì 24 maggio 2012

8 1/2 pagina così

Ciao blog, sono le 2,54 del Venerdì 25, giorno del nostro ritorno a Torre del Lago....non ho l'ansia, sono molto preoccupato perchè il mio cane non sta bene, maledetto il giorno che l'ho preso...scusatemi non ho mai provato tutta questa ansia per un esserino così indifeso e non so che fare, ecco come si sentono i genitori con pargoli che non gli dicono niente!!! Fatemi passare il paragone, ma che coglioni! tutta sta responsabilità mi assale!
Forse sto mascherando il nostro ritorno sulla marina. Mi sento un po' sconfitto e derubato. Si è vero. Io ho vissuto il Mamamia come una seconda casa e famiglia, questo lo spiegherò meglio più avanti, ma è come se mi avessero derubato di qualcosa che era mio! Me ne sto facendo una ragione.
Comunque non credevo che questo sfogo su pagine virtuali, dove racconto più o meno la mia vita, creasse tanti commenti così intensi. Si mi commuove, poi io non so gestire i complimenti o le varie confessioni e scappo lontano. Io voglio solo fare un punto della mia vita, voglio solo trovare un filo conduttore a tutte le mie vicende, a tutto quello che ho fatto, giusto e sicuramente sbagliato. Sono un essere umano che ha fatto delle scelte, anche pesanti, solo per dare sfogo alla mia vita. Su un libro lessi una frase che reputo importante: " l'unica persona con la quale passerai il resto della vita è te stesso, ed è a te stesso che devi rendere conto di ogni azione." e poi ancora : "...tutto nella vita si paga! Se le tue azioni sono buone o sono cattive, pagherai sempre un prezzo adeguato e paritario"... Ecco adesso il gioco sta nel capire quali sono state buone e quali cattive (e qui senti la coda di paglia che brucia!!!).
Non voglio essere di esempio a nessuno, cosa potrei offrire, sono un egoista megagalattico e sicuramente anche un superficiale. Sono stato accusato anche di avere la "Sindrome di Peter Pan". Ma io cerco solo di fare delle cose giuste, giuste per me, cose mi fanno stare bene, essere accettato positivamente, ESSERE AMATO!!!
Si è vero il mio bisogno di amore è atavico. Vivo alla ricerca di questo, credo fermamente con ogni cellula del mio corpo (ed è grosso) che l'amore sia la cosa che fa girare il mondo e ci da la forza di alzarci dal letto ogni mattina e cercare di arrivare a sera senza aver combinato troppi danni. Credo in una missione individuale che ci lega a questa vita, credo nelle coincidenze e credo che in ognuno di noi ci sia un talento pazzesco che può essere messo a disposizione di tutti. Si ci credo fermamente!!!
E anche se vedo intorno a me tante schifezze (e ne vedo tante, anche mie sicuramente) non mi arrendo!
Quindi questo blog lo vivo come un mio sfogo personale, dove voglio dimostrarmi che tutto quello che ho vissuto non è solo un susseguirsi di cazzate, ma anche cose positive...Speriamo! Io intanto lo continuo, alla fine, forse, tirerò le somme e staremo a vedere come continuare....
Quindi intanto ringrazio per tutti i vostri commenti.


Miledi (il mio cane...o anche detta la cana) si è addormentata. Sono già le 3.27 forse è il caso che vada a letto, domani sarà una giornata pesantuccia!!!


Baci.

martedì 22 maggio 2012

8 continuo a cercare...

Mi piace scrivere di notte, infatti sono le 2,10 ed eccomi qui seduto a terra col pc che ricomincio a raccontare un po' di fatti importanti della mia esistenza. Dove eravamo rimasti...ah si, la mia crisi esistenziale...(una delle tante)..

Quella notte la conservo nei miei ricordi come una delle più tristi...
A notte fonda rientrò Franco e io ero lì ad attenderlo per parlargli. Appena entrò capì tutto, avevo gli occhi gonfi di lacrime e appena lo vidi ricominciai a piangere, lo abbracciai fortissimo, e ci dirigemmo sul letto, gli dissi tutto quello che avevo da dirgli, di quanto mi sentivo un verme ingrato, di quanto lo amavo, ma il mio amore non era quello delle favole dove la principessa si innamora della bestia e supera i confini dell'aspetto esteriore e vuole solo solo amare e vivere con l'animo nobile e gentile racchiuso all'interno dell'altro. Io mi sentivo a disagio con lui, non riuscivo a dargli quello che lui si aspettava da me, non riuscivo a fare lo step successivo (alla fine credo che la vera bestia sia stato io), il problema vero ero io. Io sognavo il grande amore, con il quale crescere e invecchiare, con cui scoprire la vita, il mondo, viaggiare, dimostrare a tutti che l'amore vero esiste veramente. Ma con lui non ci riuscivo, mi sentivo nei confronti del mondo come l'approfittatore, come il "giovane che sta col vecchio" (lo so è bruttissima questa frase), ebbene si MI VERGOGNAVO! Ma non mi vergognavo di lui, mi vergognavo di me!!! Ma cosa ne so cosa mi passava in testa! Volevo essere io quello che sostiene il proprio compagno (????), volevo un mio coetaneo! Questo l'ho già ripetuto alla nausea e forse è il caso di superare e andare avanti.
Comunque la mia decisione l'avevo già presa, non volevo più vivere alle sue spalle. Io non ero quello adatto a lui e dovevamo farcene una ragione. Piangemmo abbracciati tutta il resto della notte fino ad addormentarci spossati.

La mattina dopo, superate le varie crisi isteriche, ci mettemmo a tavolino per decidere cosa fare. Lui non voleva che io mollassi gli studi e neanche la casa, io accettai, con riluttanza perchè sapevo che la mia presenza alimentava false speranze, ma non sapevo dove andare....

Ora si passava da un disagio ad un altro...io mi sentivo un ospite imbarazzante. Lui soffriva tantissimo, mi riempì di lettere di canzoni, di fiori, poesie, mentre io mi sentivo sempre più merda!

Sentite, capisco che ora agli occhi vostri posso sembrare un mostro, ma se non riesci a corrispondere un amore cosa cazzo devi fare??? Io lo amavo di un amore paterno e nient'altro! Ammazzatemi!!!! Alla fine ha prevalso la mia coscienza. E questa mi ha imposto di non mentire più! OH anche io sono un essere umano!

Continuai la scuola, ma nel frattempo passai da grafica pubblicitaria a Moda (classico studi da finocchia! quale sono).
Intanto parlai con i titolari di un ingrosso di allestimenti per negozi con la quale collaboravo saltuariamente e siccome il figlio della proprietaria era uno di quelli che veniva a ballare allo "Studio2" eravamo abbastanza in sintonia. Accettò di darmi del lavoro...Alla fine ogni volta che mi sono allontanato dal lavoro di vetrinista, questo mi ripiombava addosso...meno male.
Quindi eccomi ad essere vetrinista a tempo pieno e in contemporanea studiavo moda allo IED, ero già al secondo anno tanto valeva continuare. Non vi sto a raccontare la disperazione di Franco, che non si era affatto arreso. Ma io oramai ero su un altra carreggiata. Se avessi avuto una medicina per guarirlo l'avrei comprata.

Sono sempre stato conscio della legge universale che dice: "Ad ogni azione corrisponde SEMPRE e dico SEMPRE, una reazione". Io aspettavo la mazzata!

Ero impegnatissimo, lavoravo tantissimissimo e studiavo altrettanto, mi piaceva fare il vetrinista, mi piaceva quello che creavo dal nulla e ai clienti piacevo. Feci anche l'allestimento del primo abito da sposa di Swarovski...fighissimo!

Alla fine dopo un po' a casa con Franco la situazione divenne insostenibile e fui costretto a tornare dai miei...Immaginatevi tutta la tiritera....
Franco piangeva, mamma mi cazziava ogni due minuti...che palleeeee!!!!
HEY! Ora sopporti stai zitto! Te la sei cercata!

Quanto mi sarebbe piaciuto avere una bacchetta magica per cambiare le cose! Ma ho voluto diventare grande e prendere il mio destino in mano, ora mi aggiusto!

Ma come si dice: quando si chiude una porta, si apre un portone.... ecco io il portone lo aperto a testate! Mica mi sono accontentato! Ora ero una mina vagante! Sono tornato a rifrequentare tutto quel mondo discotecaro che avevo lasciato e quindi a fare orari impensabili e a lavorare come un ciuco! Però a me il mondo notturno mi è sempre piaciuto, sarà che considerandomi un out sider quella era la dimensione che più mi apparteneva o che ne so ma a me piaceva e basta. Mi piaceva fare anche le vetrine..mi piacevano entrambi e facevo tutto in contemporanea!
Ora nei miei vari giri notturni cosa noto???? 
Li avevo già visti, mi piacevano ma niente di più! Ora però mi attiravano!
I TRAVESTITI!!!! 
Ma non quelli che si vestono da donna e basta, e poi cercano cazzi! Mi piacevano quelli che poi il mondo in seguito chiamò Drag Queen!!!! Non riuscivo a non guardarli! A Torino c'erano quelli della discoteca Epique, Emilio, Armando, La nonna, La cipria....e poi c'era un personaggio strano...Silvano, la Sissi!!! Lo amavo! Dei vestiti pazzeschi, se li cuciva lui...è vero!!! La famosa giacca dorata '700 con la quale andai allo Studio2 l'avevo presa da lui!!! Era un segno!!! (credici)
Anche io volevo provare!
Il periodo peggiore per ogni gay un po' farfallone come me quale può essere??? CARNEVALE!!! La tragedia dell'umanità! Ogni gay che si rispetti (parlo di quelli senza troppe fisime) si traveste da cosa? Da donna! Però questa volta l'occasione non fu il carnevale, noi anticipammo i tempi...era estate! Figuratevi non aspettavo che l'occasione buona. Anche se un occasione l'avevo già avuta...si devo confessare...Quando stavo con Franco, una sera in una discoteca ci fu una festa di carnevale ed io e il nostro amante ci vestimmo da Crudelia  (io) e dalmata (lui)...vincemmo...ma me la feci passare al volo!

Quell'estate un'organizzazione torinese chiamata VANITY organizzava una serata chiamata "mister splendida", dove tutti si travestivano e sfilavano. Questa organizzazione nasceva sulle ceneri dello Studio2 e quindi ci conoscevamo tutti. Loro mi chiesero di partecipare...ovviamente....Io Gianni e Marco (un amico che poi si scoprì essere uno psicopatico vero) ci travestimmo da inviate del VANITY FAIR, dove Gianni era Miss Beverly Hills, Marco Miss Hollywood, io Miss Broadway (una giostra!!!). Ci facemmo truccare e dare gli abiti da un ragazzo brasiliano George ( si quello che molti di voi conoscono come George D'Glamour). Fu un vero trionfo!!!!! Tanto che in sala era presente una regista teatrale, Anna Cucolo, che stava mettendo in scena "Cenerentola in Drag" e mi propose di fare la fata!!! Che sogno!
Ma non accettai! non me la sentivo! (vi evito tutta la paranoia di Franco ecc ecc).

La prova generale l'avevo fatta...ora era tutto in discesa...(col cazzo!!!!)

Mica fu così facile!
Il mio lavoro da vetrinista continuava, e non avendo una macchina mi sono macinato kilometri in bicicletta per Torino e dintorni. E in più ora mi avevano notato come "Drag queen" e mi chiamavano a fare serate!!!! EVVAIIIII!!!

Cominciai ad organizzarmi con i trucchi e i vestiti...che fatica, ma quanta adrenalina! Quando il VANITY organizzava le serate io ero pronto...un look anni '60, un po' impacciato ma spavaldissimo.
Il sabato sera io ero per loro " Queen Elisabeth" (nome dato da Salvatore, l'organizzatore della serata)...avevo dei vestitini anni '60 e la collana di perle. Una parrucca fatta fare dal parruccaio di Torino "Mario Audello" (70.000 lire)...  Bianca cotonatissima e fatta con la grondaia all'insù...una cofana bella e buona!!! Quanto mi divertivaaaaaaaaaaaaa!!!


...sono le 3.39...è tardi...continuo domani!!!...

giovedì 17 maggio 2012

7 ancora!

Dopo Tropea mi offrirono Sharm el Sheik, perchè no! Anche se non ero molto convinto, in fondo l'esperienza di Tropea non fu positivissima, non sto a dilungarmi, ma ho scoperto di avere una dote particolare (non sono pazzo cercate di capire).

Il fatto di stare ai margini ti fa vedere le cose da angolature diverse e siccome io ci vivo con questa sensazione ne ho approfittato... In quel tipo di lavoro ti scolleghi completamente dal mondo reale e dopo un po' ti convinci che quello è il mondo reale e quindi vivendo sempre al centro dell'attenzione ed essendo uno dei pochi punti di riferimento dei vacanzieri, o ospiti come si dice in villaggio, vivi sempre di più di autostima. Il guaio viene fuori quando esci dal villaggio e torni a casa, dove tu rientri a fare parte di "molti", nessuno ti considera così tanto, torni ad essere una persona comune. Ho visto molti capo villaggio impazzire per questa cosa, è un po' come quelli che hanno una divisa, quando la levano non si sentono più nella parte. Io questa cosa l'ho notata e non mi ha fatto piacere, mi ha dato tristezza. Credo che se hai la capacità di osservare in maniere distaccata le cose puoi essere d'aiuto a molti, il problema sta nel far capire all'altro che a volte il mondo non gira come si vorrebbe...

Andai a Sharm, non c'era ancora quasi nulla credo in tutto 8 alberghi e basta e per uno come me non era il posto ideale. I musulmani ti odiano a priori perchè sei occidentale e dai considerazione alle donne, che loro considerano strumenti da riproduzione, i gay lasciamo perdere, sono una piaga. I cristiani devono difendersi dai musulmani perchè nei loro confronti non sono leali. I turisti sono macchine da soldi e quindi devi spremerli...insomma Sharm fu difficile. L'unico svago vero fu conoscere un titolare di agenzia che affittava i Range Rover per le escursioni nel deserto.
Che meraviglia! Era cresciuto con i beduini del deserto, gli stavamo simpatici io e la mia collega e quindi ogni tanto ci "rapiva" di notte e ci portava dai beduini nel deserto e dormivamo lì. Credo che una delle esperienze migliori della vita sia stare nel deserto, scopri il significato della parola silenzio e vedi il cielo come non lo hai visto mai. E poi chiacchierate infinite su ogni cosa. Una cosa fantastica. Ho visto posti che non avrei mai immaginato di vedere e stare coi beduini fu pazzesco.

Però l'idillio durò 4 mesi, venimmo cacciati dall'albergo perchè gli ospiti si fidavano solo di noi e non accettavano nulla senza il nostro consenso. Partii da un giorno all'altro, nascosto nel bagagliaio di una geep perchè volevano farci sperdere nel deserto...Meno male che il nostro amico dell'agenzia seppe questa cosa e ci portò di corsa all'aeroporto avvisando la Valtur che ci infilò su di un volo in fretta e furia.

Basta villaggi a Sharm....ci sono tornato dopo 12 anni e anche se sembra di essere a Rimini, la situazione mentale non è cambiata molto.

E ora a Torino che faccio? A casa con i miei non volevo starci anche perchè ogni due ore cominciava la litania del "io te l'avevo detto, ora hai visto non hai combinato nulla, ecc" , non lavoravo più...boh? Ecco che si riaffaccia Franco, il mio angelo custode. Mi aveva aspettato e supportato per tutto questo tempo. Volevo tornare a studiare, volevo fare lo scenografo, non so perchè ma volevo così. Allora Franco mi propose di andare a vivere da lui e nel mentre che studiavo potevo riprendere a fare le vetrine con la sua ex moglie (Ornella la seconda moglie). Sharm mi aveva spossato, non mi sentivo più motivato e rimpiangevo la mia scelta di abbandonare tutto per fare l'animatore, forse i miei avevano ragione! Ma checcazzo!

Come si fa a crescere in maniera sicura se quelli a cui tu chiedi aiuto ti propongono cose che a te proprio non interessano, mentre quelli che a scuola erano destinati a esaltare le tue qualità per avviarti ad un futuro quasi certo, se ne sono fottuti e ti hanno lasciato al tuo destino, tanto eri senza speranza. Capisco che non è facile ma credo che se scegli un mestiere quale quello di educatore, devi stare veramente attento. I giovani, soprattutto quelli insicuri come lo ero io, sono delicati e gli equilibri si rompono in meno di un secondo! Si passa dall'essere entusiasti all'essere depressi in un secondo. Queste persone devono accorgersene! Sennò non fai l'educatore! Vai a fare il meccanico! Non voglio sembrare accusatore senza avere delle basi, ma i giovani sono una risorsa da coltivare e tutti possono essere dei genii, bisogna dedicarcisi, capire, parlare e cercare di capire dove sta nascosta la fiamma che arde in ognuno. Mi spiace ma con me non è stato così. Io da piccolo volevo fare il cuoco o il parrucchiere e chiunque, insegnanti in testa, hanno remato contro. E se non avessi avuto una forza mia e il supporto di persone come Franco o altri non so come sarebbe andata. Non accuso i genitori, non sia mai, loro hanno sempre cercato di fare del loro meglio in tutti i modi e con mille sacrifici, non mi venga mai in mente una cosa simile, anzi con i loro mezzi hanno fatto fin troppo!
Scusate lo sfogo!

Andai a vivere da Franco! Mi dissi che era la persona giusta per me e quindi non potevo comportarmi da irriconoscente. Decisi di iscrivermi all'università delle belle arti di Torino, solo che con il mio diploma da meccanico dovevo integrare alcune materie come arte...per esempio. Franco mi pagò il corso di recupero.
Io mi sono totalmente appoggiato a lui, tutte le decisioni furono le sue. Stavo bene, senza pensieri. Ogni tanto facevo delle vetrine o degli allestimenti scenografici per mostre o eventi e intanto studiavo e facevo la casalinga.
Non chiedetemi se ero felice o se amavo realmente Franco, perchè non so rispondervi, so solo che in quel momento mi sentivo protetto amato e incoraggiato. Avevo bisogno di quello!
Vivere con Franco fu una rinascita, anche se presentarmi con lui mi dava soggezione, lui era più grande di me di 20 anni, era buffo con quel cappello da cow boy. E io avevo sempre in testa..................ma che cazzo ne so che avevo in testa!).

Volevo lui ma non volevo lui, stavo bene ma non stavo bene, mi sentivo protetto ma ero a disagio! Uffa! Ma perchè tutto deve sempre essere frutto di scelte personali invece di poter delegare ad altri??? Mi sono messo a tacere da solo dandomi dell'ingrato deficiente e coglione!

Io ero stato abituato ad ascoltare i miei veri bisogni e ora stavano facendo casino! Ma uffa! Adesso stavo bene, avevo chi mi amava e mi proteggeva avevo i miei amici che mi approvavano ( anche se Gianni era perplesso ma accettava le mie scelte). Avevo una casa grande, ero il compagno di un uomo invidiato da molti e perchè io dovevo rompere il cazzo?

"Zitto! Nunzio stai zitto falla finita vedrai che col tempo migliorerai!!!"

Il tempo passava...(bella sta frase, fa suspence)

Prima di fare l'esame per entrare all'università ci consigliarono di lasciar perdere quel tipo di studi. Dovete sapere che la carriera di scenografo è simile a quella di visual, ossia non importa quanto studi ma quanto lavori e con chi. Molti scenografi sono stati allievi di altri scenografi che li hanno addestrati e quindi anche se hai studiato molto ma non hai uno scenografo che ti fa da mentore è quasi impossibile entrare nel giro. Allora ci consigliarono lo IED (istituto europeo di design)...sti cazzi!

9 milioni l'anno!

Durata del corso tre anni.

Franco mi regalò i tre anni tutti in una sola botta. Ero felice! Il corso di Grafica pubblicitaria.

MACHECCAZZOVOLEVODIPIÙ????

 Mi sentivo come la stracciona che diventa principessa! Avevo dei compagni di studi ricchissimi, dal figlio dell'industriale al manager, tutta gente che non avrei mai conosciuto. Una sera mi portarono a Milano ad una sfilata di EXTé con una delle figlie di Gucci e poi a ballare in un locale per soli VIP! Che roba!!!

Io Sardella Nunzio in questo mondo.....Bah!

E come coppia poi le abbiamo sperimentate quasi tutte le esperienze (lavorate di immaginazione su!)

Qualcosa comunque non andava, ovvio no? Con tutte le mie esperienze e con il mio modo di essere era ovvio che qualcosa non andava, no? Ma intanto mi imponevo di smetterla con tutte quelle paranoie!

Sempre il solito guastafeste!

Mi innamorai di uno che era entrato nella nostra coppia...( da copione vero?)
Una sera Franco era via per lavoro e io ero a casa con l'altro, un ragazzino nostro amico figlio di una amica, litigammo perchè lui voleva andare a ballare e io non volevo che si facesse altri (non solo era il nostro amante ma io ero pure geloso!). Una lite furiosa! Lui mi dichiarò il suo amore disperato in lacrime e scappò col motorino! Io ero disperato volevo andare a cercarlo ma mi sentivo in colpa nei confronti di Franco, che stava tornando e quindi non potevo uscire. Mandai i miei amici in giro di notte per Torino a caccia di lui, e io a casa.....Lo trovarono sotto casa sua che stava andando a letto.
Nel frattempo a me è passata davanti agli occhi tutta la mia vita e le mie scelte dell'ultimo periodo...ebbi una crisi di pianto, piansi come non mai!

Piansi per tipo due ore ranicchiato in angolo per terra in salotto, ho pianto tutto il mio dolore, tutta la mia insicurezza, tutte le mie scelte, tutte le mie parole, tutte le mie lacrime.
Credo che nella vita si nasce due volte, una è quella biologica e l'altra è quella personale e mentale.
Ecco quella notte stavo rinascendo (che brutta questa parola, anche da scrivere è brutta) al mondo. E con conseguenze senza ritorno. Era giusto così! Era giusto per me! E anche se le mie scelte avrebbero fatto soffrire molte persone, l'unico mio obiettivo doveva essere la mia vita e la mia coscienza, non potevo aspettare oltre. Era arrivato il momento!


....continua....

6 il distacco

Parlavo di Hermann Hesse, credo sia stato in assoluto il primo libro che ho letto, o meglio il primo libro alla quale ho prestato veramente attenzione, non so come sia successo, ma ad un certo punto della mia vita mi sono reso conto che se hai un quesito e credi nelle coincidenze qualcosa capita, a me capita con i libri, ve lo spiego meglio dopo, intanto proseguiamo sulla strada maestra. Dicevo il Siddartha è arrivato così, l'ho visto in libreria e l'ho comprato.  Non l'avessi mai fatto.... Tutto ha cominciato a gridare dentro, nulla mi piaceva,  in nessuna situazione mi trovavo a mio agio, anche a voi capita lo so, guardi una situazione e hai la senzazione netta di non farne parte, ti sembra di essere uno spettatore, annoiato per di più. E quindi che fai? Io mi sono costretto a farla finita con "ste paranoie da esaurita", " scusa Nunzio hai un lavoro, sei responsabile del visual del negozio, hai un sacco di amici, una vita sessuale più o meno decente ce l'hai, non hai un fidanzato, ad eccezione di Franco dove non hai ancora capito che vuoi farne di lui, ma si può sistemare, checcè???" Boh? Dopo il Siddartha arriva il " Gabbiano Jonathan Liviston" di Richard Bach e tutto il resto dei suoi libri, intanto cominciai una serie di corsi paralleli tipo riflessologia plantare, Reiki, antiginnastica, volontario al "telefono amico"avevo bisogno di cambiare ma non sapevo cosa!
Il dramma era dietro l'angolo...
Mia madre è sempre stata un po' terrona nei suoi metodi (la sto mettendo bene perchè sennò divento pesante) quindi essendo lei cresciuta al sud ed essendo la settima di 10 figli (non esisteva la tv in casa) ha sempre subito il controllo dei fratelli grandi, quindi lei allegramente ha rifatto lo stesso con noi a casa. Mio padre invece è quasi cresciuto solo perchè suo padre si occupava delle varie masserie (si era ricco) e quindi mio padre cazzeggiava a suo modo, e a casa nei nostri confronti è sempre stato meno opprimente ma comunque presentissimo e più aperto al dialogo, mentre per mamma NO! Le massime di mamma erano "i figli si baciano nel sonno sennò si viziano" e alcune altre che vi risparmio, a me ovviamente non andava bene e quindi la martoriavo perchè volevo farle capire che i tempi erano cambiati...Un po' ci sono riuscito e ne vado fiero. Però nel frattempo se la rifaceva con mia sorella...quindi non poteva uscire mai, era sorvegliata a vista! E che succede intanto? lei si fidanza con un amico comune...solo che lei aveva 16 anni e lui 21.....immaginate????
Mia madre essendo sicura dei suoi metodi, tutto quello che non era di suo gradimento lo buttava...anche la pillola che prendeva mi sorella....ECCOCI!!!! Lei incinta!!!!
È la prima volta che ho sentito il vero rumore che fa il tuo mondo quando si spacca....
Ho dovuto gestire io tutta la situazione. Non fu affatto divertente!
Adesso per rispetto di Lella (mia sorella) non vi racconto tutti gli sviluppi, tanto che ve frega!!! Comunque in seguito si sono sposati...
Tutto questo trambusto mi ha svegliato!
ADESSO STOP cerchiamoci uno scopo!
Trovo, ovviamente a caso, su un giornale la richiesta per fare da aiuto scenografo in un villaggio turistico per un periodo di 6 mesi a Tropea! Detto fatto! Telefonato, fatto due chiacchiere, dato lettera di licenziamento immediato (e devo dire che il titolare si è comportato con me da persona meravigliosa, strano fidatevi è un fascistone omofobo, però gli stavo simpatico..). E così dopo 6 anni di Grande Marvin mollo tutto e parto!

Poveri genitori miei sono partito il giorno dopo il matrimonio di mia sorella...quindi i miei si sono trovati soli da un giorno all'altro. Poveri!

Andiamo a Tropea!!!

Che esperienza! Alla fine non ho fatto lo scenografo....

Ve la racconto... Prima di essere mandati in villaggio si fa il corso (se vi venisse voglia di farlo informatevi bene prima perchè molti sono dei truffatori. Quindi occhi aperti). Il corso dura una settimana e non si dorme mai! Ti insegnano le sigle del villaggio, ti fanno fare cabaret, fai ginnastica, aerobica, risveglio muscolare, vari giochi tipo gioco aperitivo, gioco caffè, giochi vari da spiaggia. Ecco di nuovo un pesce fuor d'acqua, io tutto firmato, balbuziente e timido. Stavo pentendomi della scelta, aveva ragione mia mamma "dove vai a fare il pagliaccio, sei una delusione, trovati un lavoro serio, bla bla bla", poi una sera ci chiedono di fare a turno una sigla dal palco per coinvolgere gli altri. No non la faccio non me la sento mi vergogno, dai io sono qui a fare lo scenografo, lasciatemi in pace tanto devo fare altro in villaggio, non rompete le palle sennò me vado!
Una Bestia!
Il titolare del villaggio mi fa' nero! E comunque quella sera non faccio le sigle!
Il giorno dopo prova di aerobica...stessa scena!
Arriva il cabaret, il titolare del villaggio mi chiama in ufficio, una romanzina che non vi racconto, ho pianto per un ora come se fossi stato posseduto. Certi singhiozzi! Ero un cencio, ma lui (che stranamente si chiamava Franco) chissà cosa aveva visto in me, non mi ha mollato per tutta la crisi isterica e mi ha lasciato sfogare. Poi mi preso mi ha portato sul palco e mi ha fatto fare la sigla, che vi devo dire, è tornato a galla il Nunzio che conoscevo anche io! le ho fatte tutte le sigle e il giorno dopo pure la prova di aerobica. Cabaret meglio che mai! Ovviamente ero la star del villaggio...
Dall'esperienza del villaggio, durata poi un anno, ho capito che l'unica mia fonte di energia è sempre stato l'amore, non voglio fare il romantico del cazzo, cercate di capire. L'amore che si prova quando la gente sta bene con te e tu con loro, quando parli con una persona e apri il tuo cuore e l'altra ti racconta tutta la sua vita, quando metti quello che hai a disposizione, non so se mi sono spiegato, ma a me stare su di un palco mi da' una sensazione profondissima, forse mi fa rivivere il mio essere stato il cocco delle zie delle maestre, delle vecchiette che quando ero la voce bianca in chiesa mi riempivano di baci, non lo so. Ma avere la sensazione di essere stato utile a qualcuno è meravigliosa!

Ma non ero ancora soddisfatto.... (adesso devo portare giù il cane sennò mi morde)

...continua....

venerdì 11 maggio 2012

5 Disco!!

Ohhhh lo Studio2!!!!
Non avete idea cosa era! Due piani di discoteca anzi un piano con balconata tutta intorno alla pista e un privè al piano superiore, tutti e dico proprio tutti erano travestiti da qualunque cosa! Gente da ogni parte d'Italia. All'ingresso c'era una mega stronza, Donatella, che faceva selezione e quindi se non piacevi a lei non entravi, alla cassa sua sorella (non ricorderò mai il suo nome!!! Ah si Simonetta!) Simonetta, se gli piacevi pagavi 35 mila lire sennò 45, io ovviamente con la faccia da sfigatello che mi ritrovo, ho sempre pagato 45 (poi mi sono vendicato, ma più in seguito). In consolle Lorenzo LSP, in sala buttafuori giganteschi uno si chiamava Bazuka immaginate la stazza, accoppiato con certo Jeff (in seguito diventerà Neffa, si si proprio lui). Gente pazzescaaaa, ed io? Alice nel paese delle meraviglie....
Ero estasiato ero arrivato dove volevo stare, volevo il fantabosco e volevo farne parte! Il sabato dopo rieccomi tutto vestito di nero ed una giacca '700 tutta oro, ero da solo (come sempre) Donatella mi fa entrare facendomi l'occhiolino, sua sorella 45 mila (troia). entro!!! A dream come true!!! che spettacolo mi vengono incontro due ragazzini truccatissimi e magrissimi (Cristiano e Marco) " ma tu lavori da Marvin!!! sei solo? dai allora stai con noi".
Da quella notte avevo degli amici e facevo parte di un mondo!
Conobbi Maurizio, Michele (oggi Michela) Tamara, Isa (mia vicina di casa da allora sempre insieme) e Gianni (il mio migliore amico in assoluto ancora oggi, tvb), diventammo tantissimi ed eravamo "quelli dello Studio" intoccabili, invidiati, finocchie fashion, commesse del centro...il mio nome divenne "Mamma Marvin"....Ma si chi se ne frega, va bene così, mi diverto e non sono più sfigato! A parte essere l'unico che pagava 45 mila (gli stavo proprio sul cazzo a quella, però sua sorella mi dava le drink, tiè!)
Torniamo un attimo alla sera della giacca '700 dorata....ovviamente i miei o meglio mia madre non voleva che io facessi tardi o meglio il tempo limite erano l'una di notte e  già quando lo rispettavo lei era sveglia in cucina pronta con la romanzina....quella notte arrivai a casa alle 6!!!
Scena: mamma al tavolo della cucina vestita di tutto punto e con il cappotto papà si stava facendo il caffè...io giacca oro.

Ora prendete questa immagine e guardatela dal satellite....pronti?

E adesso ESPLOSIONE!!!!
mia madre ha veramente dato il meglio di se,

mentre mio padre si versava il caffè,

mi ha detto tutto quello che gli è passato per la testa,

papà mette lo zucchero nel caffè,

lei si butta a terra e inizia, piangendo e urlando, a fare le scene della taranta,

papà beve il caffè e me ne da una tazzina dicendo "a lei non è il caso".

Papà raccoglie mia madre che nel frattempo aveva perso tutto lo scheletro e quindi era diventata una bambola di pezza, mi guarda e dice "Se vuoi fare questa vita, trovati una casa perchè sennò così non andiamo avanti". (grande papà sempre lapidario...nella sua vita mi ha preso solo due volte, una volta mi ha dato uno schiaffo e mi ha smontato il naso perchè gli avevo rubato dei soldi dalle tasche (li ho capito che non si ruba) la seconda questa).
Mia sorella fingeva di dormire, pronta a vivere da cocca di mamma visto che io ero il cattivo....
La settimana dopo andai via di casa.
Trovai una soffitta di fronte allo Studio 2, il mio stipendio era di 900 mila lire al mese...affitto 600 mila...ah però!
Per tre mesi interi la vita fu: di giorno a lavorare tranquillamente e tantissimo, di notte: Lunedì sera tutti allo "YO-YO"un disco bar, Martedì pausa o cinema, Mercoledì "Area" serata rock dark '80, il Giovedì "Le Palace Club" dove facevo animazione e suonava un giovanissino Gigi D'Agostino e Super Pippo, Venerdì "Centralino" serata Gay, Sabato "Studio 2" ovviamente e Domenica di nuovo "Area"...occhiaie a kili! alcol pochissimo, non c'erano neanche le droghe ancora....cominciavo a sentir parlare di fragoline ma non mi interessava nulla! Io avevo il mio mondo i miei amici/complici, ci siamo divertiti tantissimissimo.
Poi mia mamma mi ha chiesto di tornare a casa....Sono tornato a casa, era il 1992

Finiva un momento di vita, per la gioia di molti e anche di Franco che faticava a starmi dietro.
E ora il sabato sera che si fa???? si parlava molto di un locale gay chiamato "Epique" a Borgaretto torinese, andiamoci!
 Niente a che fare con lo Studio2 ma ci dovevamo accontentare...parte dei miei amici dello Studio presero ad andare a Desenzano del Garda Al "Fluid" o da molte altre parti, io no. Basta avevo conquistato la mia sicurezza, avevo i miei amici (Gianni e Isa) e preferivamo stare a Torino. E quindi vai! Alla scoperta dei locali Gay! Isa ci ha mollato quasi subito cominciava ad andare in depressione con tutti sti gay. In compenso per non farci sentire la sua mancanza ci ha mollato suo fratellino...(16 anni e si era già "fatto" mezza Torino...la Peppa, all'anagrafe Giuseppe, ma se lo vedete il nomignolo vi viene naturale....). Io, Gianni, a volte la Peppa e un nuovo acquisto Francesco ( un amore di ragazzo vittima di qualunque cosa, a cominciare dal padre alcolizzato, lasciamo perdere) via per locali... "Centralino"Torino, "Epique"Borgaretto, "Break"Pinerolo e non contenti...."Nuova Idea"Milano, "One Way"San giovanni milanese, "Classic" Rimini....senza sosta!! e tutti scopavano e io
NON HO MAI COMBINATO UNA SANTA FAVA!!!!! Uff
Eppure mi conoscevano tutti ero sempre quello che faceva casino in ogni momento, quando si andava al fiume a prendere il sole ero quello che se ne arrivava con una mucca rosa gonfiabile e faceva le gare in acqua con tutti! Mi conoscevano pure all'autogrill dove facevamo colazione prima del fiume!!! Perchè però "il principe azzurro" mi sta lontano? Eppure mi sto facendo notare!
Mah!
 
Ecco che arrivano le domande: "Si può sapere cosa voglio dalla mia vita? Perchè nonostante tutta questa gente intorno, non mi sento parte loro? Cos'è che voglio realmente? Perchè ho questo senso di insoddisfazione?"

Se vi fate queste queste domande e vi capita sotto mano il "Siddharta" di Hermann Hesse buttatelo lontano perchè vi rivolta come un calzino! Io l'ho letto!
Era il 1995!

...continua...

giovedì 10 maggio 2012

4 Il cambiamento

Non credevo che avessi così tanto da scrivere, stamattina mi sono svegliato alle 6 con una valanga di cose in testa da scrivere...mah.

Torniamo a noi....

Oh Franco, che essere meraviglioso, piccoletto, occhi azzurrissimi, credo che si possa dire che lui sia stato il mio angelo custode, e io credo di essere stato il suo... Però sapete come sono fatti gli adolescenti...tutti si sogna il grande amore il principe azzurro (parlo dei gay ovviamente), il cavallo bianco, lui bello alto possente che quando lo fai vedere in giro senti il rumore del digrignare dei denti di tutti per l'invidia!!! Ecco no!
RAGAZZI LEVATEVI QUESTO PENSIERO DALLA TESTA PERCHÈ VI ROVINA LA VITA IRRIMEDIABILMENTE!
Franco era (lo è ancora) piccolino, girava con un Vitara Bianco ed ha sempre in testa un cappello da texano (diciamo che il mio ideale di uomo, beh era proprio un altro....che superficiale!!!) Però mi legai a lui indissolubilmente, ero la sua ombra, mi affascinava, scriveva poesie, canzoni, era divorziato aveva una figlia e conviveva con la nuova compagna, Ornella...non una famiglia convenzionale insomma....Lo vivevo come si vive il fuoco, non ti piace ti affascina ne stai a giusta distanza ma non lo molli....Ecco questo era nella vita per me Franco.
La prima cosa che imparai è che "Tutti quanti siamo semplicemente il frutto delle nostre esperienze!" che scoperta!!!!
È vero!!!
Io avevo passato gli ultimi anni ad accusare i miei genitori per le loro mancanze, ma non ho mai pensato che loro erano cresciuti peggio di come stavano crescendo me, erano figli del dopo guerra... E stavano facendo del loro meglio per gestire due bombe pronte ad esplodere come me e mia sorella!
Io avevo un bisogno gigantesco di affetto! 
Poi imparai ad ascoltare quello che pulsava dentro. E dentro vi posso assicurare che era un vero putiferio!
Per non parlare del sesso! Quasi un trauma, conoscevo gente tramite il fermo posta, ed erano quasi tutti dei mostri! Gente stranissima, mi davano la sensazione di essere dei fantasmi costretti a vivere al buio, che per quell'incontro si imponevano di uscire allo scoperto, solo per portarti con loro al buio a fare sesso e poi spingerti fuori e sparire. Sparire veramente con la frase "ci sentiamo" e poi se ti capitava di incontrarli in giro non ti guardavano neanche, quasi non esistessi. E giù altre lacrime!!! il rapporto sessuale più lungo credo sia durato 8 minuti....poi scappavano!
Stavo scoprendo il mondo! e in più il mondo Gay...già ero incasinato di mio, poi aggiungiamoci un mondo gay fatto di incontri al buio o nei parchi e con nessun amico....no no proprio non andava!
Franco rappresentava quel modo di vivere che mi faceva sentire parte di qualcosa. Mi spiegò che non potevo essere gay a prescindere, dovevo provare, fare delle scelte e vedere come andavano....un po' come quando si assaggia la pasta per vedere se è cotta (bel paragone di merda...vero?), così mi feci una ragazza! Daniela, santa ragazza, deve ringraziare il signore se non gli ho vomitato addosso la prima volta che la toccai! Povera lei si innamorò veramente  e io gli sconvolsi la vita! Dai ve la racconto...
Alla fine degli studi da meccanico, Franco mi consigliò di fare un corso regionale per diventare vetrinista come la sua compagna Ornella. Accettai, ed insieme ad Ornella feci questo corso, durò tre mesi e inviando un curriculum dove dicevo di aver fatto cose mai fatte, venni assunto in uno dei negozi di video ottica telefonia e hi-fi più grandi di Torino il famosissimo "Grande Marvin" ed ero responsabile vetrinista...avevo anche un ufficio tutto mio...sti cazzi avevo solo 19 anni! In più essendo sveglio e veloce nei giorni in cui non avevo molto da fare mi proposi come jolly in reparti dove ve ne fosse stato bisogno e così fu. Nel reparto sviluppo foto conobbi Daniela, era simpatica un po' strana, a lei piacevano i Litfiba come  a me (ricordate che ero stato Dark alle superiori, quindi tutta quella musica come Litfiba, Cure, Clash, Sex Pistols...me la sono puppata tutta) e si andò ad un loro concerto! Che sesso mi faceva Piero Pelù!!in perizoma sul palco!!
Quando tornammo a casa la baciai...o meglio la limonai e la toccai. Daniela scusami per quello che scrivo, mi vennero una serie di conati di vomito che non sapevo più cosa fare per rimandarli giù. Oddio che stava succedendo?

Nei giorni a seguire ci riprovai di nuovo e niente sempre la stessa cosa..Non poteva essere! Ero proprio finocchio cronico!! Beh non ci voleva molto per capirlo in quel periodo vestivo Versace, Paciotti, impazzivo per Mugler, Westwood e Moschino, che pretendevo!
Boh io c'avevo provato, le donne non facevano per me, lo comuncai a Daniela e lei si licenziò per non avermi più fra i piedi. Povera ragazza... Cominciò a lavorare come grafica pubblicitaria e poi anni dopo si trasferì a Detroit a lavorare per la Apple....Non le andò male dopotutto...
Ma tornando a me... La prova donna l'avevo fatta ero soddisfatto del risultato e andai avanti, con grande gioia di Franco che intanto si era risposato con Ornella e stava già per risepararsi perchè innamorato di me e deciso anche lui ad intraprendere una nuova vita all'insegna dell'essere Gay!

Io dal canto mio stavo per impegolarmi in quello che poi avrebbe totalmente cambiato la mia vita...la discoteca!

L'unica esperienza discotecara che avevo avuto fino ad allora erano state le serate danzanti al mare.... che meraviglia! Credo tutti noi abbiamo vissuto delle estati memorabili al mare...la compagnia estiva, quanti pianti quando toccava tornare a casa. Lì conobbi i miei primi amici, e tutte le sere si andava a ballare al bagno in spiaggia...io ero una pazza scatenata! Il ballo di san Vito ero io!!!una Ballerina!!

Comunque non divaghiamo. A Torino vicino alla Grande Marvin c'era lo  STUDIO 2 un tempio pieno di gay trans etero travestiti (non si chiamavano ancora Drag queen) ingresso costava 45 mila lire che nel 91 erano uno sproposito....
Con i miei colleghi di lavoro decidemmo di andarci!



...continua....

mercoledì 9 maggio 2012

3

Andiamo avanti.....
Non ho molta voglia di parlare del periodo delle scuole, anzi due cose andrebbero dette...le elementari furono una bella scoperta...ho anche un record, la mia prima nota disciplinare l'ho ricevuta il primo giorno della Prima elementare (sfido chiunque) perchè continuavo a ridere col mio vicino di banco, il mio primo grande amico Piero( chissà che fine ha fatto), la cosa mi sembrava carina e quindi feci di tutto per prenderne un'altra, ci riuscii e fu la prima di una lunga serie di "a letto senza cena" così capii che non era cosa buona e giusta. Comunque le elementari passarono lisce, alle medie una tragedia. Insegnanti pessimi, compagni pessimi, io sfigatissimo, balbuziente, grasso effemminato fuori moda e con vestiti e libri di seconda mano. In quegli anni essere figlio di emigranti non era una cosa divertente e Torino era la capitale della tristezza, che periodo buio, gli ormoni in subbuglio, non sapevo cosa ero cosa volevo e cosa cazzo volevano da me i teppisti che me le suonavano di giorno a scuola e di notte nei miei sogni! volevo morire! vero! credevo che tutti fossero contro di me, che nessuno mi voleva bene e che nella vita non avrei mai fatto nulla di buono, cosa che veniva sempre ripetuto da quella stronza  dell'insegnante di Italiano la prof Delfina Dolza, pensate che si rifiutava di parlare con i miei genitori, diceva che essendo meridionali non li capiva quando parlavano. Non vedevo l'ora che tutto finisse e presto. Detestavo tutto e tutti e per di più non avevo neanche più il mio passatempo, il teatro della parrocchia, mandando via il mio prete preferito andare all'oratorio era diventato senza senso. Ed ecco che appaiono le decisioni dei miei genitori...."devi fare il meccanico così puoi andare a lavorare all'azienda trasporti dove lavora papà". Ecco il buco nero si era appena aperto e io avevo un solo biglietto di andata.

Unica soluzione accettare, tanto non vedevo soluzioni. Già mi vedevo tutto sporco di grasso e senza futuro...uff

Andai alle superiori e i primi due anni furono senza fama ne gloria, diventai Dark sempre da solo e senza amici...tutti mi facevano pena e soprattutto io mi facevo pena. Sapete non ricordo neanche che faccia avevano in quei due anni i miei insegnanti e i miei compagni, ero diventato un asociale....

Poi alla fine del secondo anno venni bocciato! IO QUELLO CHE ERA IL COCCO DELLE MAESTRE, QUELLO CHE SAPEVA CANTARE E RECITARE, MA NON SE PARLA PROPRIO!!!! ECCHECCAZZO  IO NON SONO QUELLO CHE VOI TESTE CAZZO IMMAGINATE...E ORA VE LO FACCIO VEDERE. VAFFANCULO!
BOCCIATO UN CAZZO!


E così fu! divenni praticamente un secchione a tutto tondo, con voti pazzeschi ed essendo bravo in matematica e italiano io facevo i compiti ai teppisti e loro mi facevano i disegni di Tecnica, e mi lasciavano in pace, l'insegnante se ne accorse ma non disse nulla, sapeva che era l'unica mia arma per venirne fuori. Il preside chiamò i miei e gli spiegò chiaramente che quella non era scuola per me, ma piuttosto che rimanere senza diploma, mi impuntai presi la qualifica da meccanico e poi lavorando come lavabicchieri d'estate continuai fino al diploma, comprandomi da solo i libri di Prima mano!!!

Vendetta tremenda vendetta!

Lo so, lo so, tutto questo sembra noioso da leggere ma a me serve anche esorcizzare quello che credo sia stato il periodo più merdoso della mia giovane vita. No la frase "se tornassi indietro farei tutto quello che ho fatto" col cazzo!! Se dovessi tornare indietro farei una strage! Ecco cosa farei una strage, ma di quelle coi fiocchi!!!!
Lo so non sono cose da dire, ma credo di essere in totale diritto di dire a tutti quelli che vogliono fare da grandi i genitori o gli insegnanti:  Aprite gli occhi perchè  i bambini o gli adolescenti vanno guardati a vista vanno seguiti amati incoraggiati cazziati e presi a calci nel culo se non si danno una mossa! Ecco mi sono sfogato! È così che è stato ed è così che sono cresciuto ed ho avuto veramente la fortuna di non essere un idiota perchè se non fosse stato così mi sarei sicuramente appeso per il collo.

Questo però non l'ho fatto tutto da solo, in quegli anni conobbi tramite un annuncio (ah già negli anni 80 non esistevano le chat e neanche i cellulari, oddio è preistoria, e l'unica maniera per incontrare gente era o andare nei batuage o il fermo posta, io scelsi quello). Conobbi un uomo, Franco, più grande di me etero e sposato, come lavoro faceva e fa ancora il motivatore e formatore di manager d'azienda e capì subito che prima di portarmi a letto doveva innanzitutto salvarmi, e così fece mi aiutò a capire chi ero, cosa ero e cosa potevo essere.

E voi direte...ecco che da qui va tutto meglio...noooooooooooooooo da qui iniziano i veri guai!!!! Franco ha semplicemente risvegliato la parte psicopatica che era assopita da anni di solitudine e sfigataggine (non che ora sia meglio)  quindi ecco che si scatena il tornado!!!!!!!



...continua...

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Si questo blog mi piace di più.....approvo....
Stavo dicendo.....

10 anni...
Prima di proseguire bisogna vi dica che mio padre faceva, di lavoro, l'autista di autobus e di tram, mentre mia madre casalinga. questo serve per spiegare il fatto che visto il lavoro di mio padre era per un ente municipale, c'erano anche tutta una serie di "agevolazioni" alle famiglie (credo sia stata una cosa che arrivava da Mussolini...credo) tipo regali natalizi, il kit per l'inizio delle scuole, tipo quaderni, pennarelli, portapenne ecc... e infine in estate le COLONIE!
Quanti di voi le hanno provate??? Quanti di voi venivano minacciati di essere mandati in collegio se non facevate i bravi???? Ecco, io quando ho saputo che stavo per andare in colonia, l'ho saputo dopo essere stato sgridato per qualche casino che avevo piantato e quindi mia madre e mio padre mi misero paura dicendomi che sarei stato mandato in collegio! Io credo di aver pianto tutte le lacrime che avevo in dotazione dalla nascita...
Quindi un mese di luglio mi impacchettarono e mi mandarono in Colonia a Igea Marina vicino Rimini.... che ansia! e invece....

Una Pacchia senza fine!!!! Nel giro di una settimana divenni la star!!  Io sapevo cantare, perchè ero nel coro della chiesa e facevo teatro, quindi per gli altri ero un Dio!!! Davo una mano ad organizzare le recite, i costumi, i trucchi, se c'erano da fare delle canzoni negli spettacoli io mi mettevo in mezzo!
L'unico conosciuto solo per nome ero io, mentre gli altri venivano riconosciuti dal cognome, o per il nome della propria camerata...io ero semplicemente Nunzio...e che volevo di più...Vendetta verso  i cattivi!!!!! intoccabile.....
La cosa terribile dell'estate era invece quando i miei genitori, tanto per non farmi mancare nulla, a fine luglio venivano a prendermi ad Igea Marina (luogo delle colonie) e per farmi fare ancora un po' di vacanza, e per non avermi fra i piedi, mi scaricavano per tutto il mese di Agosto a....LAVELLO provincia di Potenza. Dai nonni. Quanto gli avrei bruciato la macchina in quel periodo....bastardi!

E dai nonni ovviamente non si poteva giocare anzi bisognava dare una mano nei campi ai nonni...che il signore non li abbia mai in gloria!!
Pensate a me piccolo "bombolo" ancora balbuziente con aspirazioni teatrali e canterine alzarsi alle 4 del mattino, salire sul trattore e andare in campagna a legare le viti (piante...non capite male) ai tralicci in modo che crescessero dritte...e poi dai la verderame con quel cavolo di macchinario pesantissimo in rame da mettere sulle spalle... L'unica soddisfazione era pranzare sull'albero di fichi e farsi venire il mal di pancia!!!

Quando riuscivo a non andare col nonno allora rimanevo con la nonna e questa non mi faceva uscire e mi costringeva ad aiutarla nei lavori domestici e mi insegnava a fare l'uncinetto o lavorare ai ferri con lei!!!!! Ho fatto centrini pazzeschi!!!

Ecco i miei nonni non li ho mai amati...parlo di nonni materni, perché quelli paterni li ho avuti per pochissimo, anzi quasi nulla. Nonna Vittoria morì he avevo un anno e mio nonno Nunzio morì che avevo 12 anni, l'ho vissuto pochissimo, ma era quello mio preferito. Mentre i nonni materni li odiavo proprio! Un giorno li quasi avvelenati....si! ho versato del detersivo nel loro vino.
Ve l'avevo detto che ero una piccola arma da guerra...uff!
Non sono morti... hanno solo "scagazzato" per un giorno intero, solo allora i miei hanno capito che forse non volevo stare dai nonni. Era ora CAZZO!

Basta! Passiamo avanti!!

 continua....


l'inizio

Buon giorno a tutti, eccomi qui ho deciso di cominciare a scrivere un blog tutto mio, una specie di diario di tutto quello che è, che è stato e che spero sarà.....
L'idea mi gira per la testa da un po' anche perchè sennò continuo a parlare da solo, tipo pazza, oppure a ripetere sempre le stesse cose e gli stessi aneddoti come le vecchie....
Mi chiamo Nunzio, sono nato nella meravigliosa e grigia(a quell'epoca) città di Torino il 30 Ottobre del 1970 alle ore 9,20 am.... peso 5 kili...una palla da bowling. Da mamma Carmela e papà Principio (direi non proprio nomi della Valtellina), adesso pensate a tutte le immagini che sono passate in testa a queste due persone quando hanno visto cosa gli era nato.....e confrontatelo con quello che sono diventato....O MAMMA MIA!!!!! Poveri!!!! meno male che non si può ancora sapere il destino del nascituro, altrimenti non mi avevate fra i piedi, ve lo assicuro......
Si un po' mi sento in colpa verso di loro, ma come si dice le vie del signore sono infinite......(cazzo c'entra...)
La mia infanzia è stata abbastanza spensierata.....un vero incubo!!!!
Cicciottello, dovete sapere che al sud lo stato di salute si misura a kili, più pesi meglio stai....e quindi mia madre ci ha dato dentro!!!!! 
La mia voce è stata femminile fino a 9 anni, quindi diventai voce bianca solista del coro della chiesa e di conseguenza bersaglio di tutti i teppisti della zona che volevano sentirmi parlare....e poi la tragedia delle tragedie....BALBUZIENTE!!!!! O MAMMA MIA!!!!!!!!
Un giorno i miei genitori decidono che un figlio non gli bastava e allora  mettono al mondo una meravigliosa (a detta loro) bambina...Antonietta, croce e delizia della mia famiglia...oddio visto gli sviluppi direi più croce che delizia....ma ragazzi miei fare i genitori non credete sia facile......e io nei panni dei miei genitori non mi ci metterei proprio....
Tutto questo mi ha QUASI trasformato in un serial killer di bambini ( ho cercato di strangolare mia sorella nella culla) e quasi muto.....che incubi!!!! Ah!!!!!! 
All'asilo divento la mascotte di tutti....immaginate cicciottello, balbuziente, voce femminile e bellissimo... di conseguenza il bersaglio dei cattivi che mi menavano, mentre le maestre mi stringevano le guance e facevano a gara per tenermi in braccio...tutto va sommato ad una bidella, Giovina, vedova di un marito che si chiamava Nunzio, che decise di riempirmi di giocattoli, che ovviamente i miei poi passavano a mia sorella!!!!!!!!!! Dio che incubo!!!!!!!!!

Devo premettere che nelle famiglie del sud i figli maschi sono quelli destinati a portare avanti il nome della famiglia, quindi deve crescere serio e senza tante frivolezze, quindi i giocattoli erano destinati più che altro a mia sorella.

Nel frattempo cresco, e meno male che i pedofili non andavano di moda sennò ero spacciato.

Cresco anche benino schiena dritta gambe dritte salute "de fero", una piccola macchina da guerra, la voce cambia un po', i teppisti cominciano a mollare la presa e pure il coro della chiesa mi molla....uffa! Però Don Gianni, il prete della chiesa di quartiere, che si era affezionato a me, mi propone di fare teatro....avevo 10 anni.....
....continua....