mercoledì 25 marzo 2020

QUARANTENA


Era tanto che non scrivevo più e mi sembra giusto aggiornarvi sugli sviluppi degli ultimi anni e creare un punto di congiunzione che va dal 2014 ad oggi.
Sono uno che ha scelto l’arte e la creatività come unico mezzo di sostentamento, facendo diventare un leggero sibilo tutte le lamentele e previsioni catastrofiche di mia madre...”trovati un lavoro serio” “ahhhh se ti fossi fatto assumere in fabbrica a quest’ora avevi dei soldi da parte” ecc. Ma niente, mamma lasciami.
Ho continuato a credere in me e nelle mie capacità e quindi sono andato avanti a muso duro, senza dare il vero peso alle cose. Serate ne avevo, negozi da fare pure, "chi mi ammazza!" Ah beata incoscienza, al limite della scelleratezza! 
Durante gli ultimi mesi di vita di mio padre, un mio amico mi ha proposto di prendere casa con lui a Livorno - e va bene facciamolo - almeno dimezzavo le spese e potevo tornare ad un ritmo di vita più consono a me, manco fossi la principessa di Monaco.
Durata 6 mesi! Una tragedia! AHAHAHAHAHAH spese inaspettate, serate dimezzate e negozi che iniziano a chiudere…e siamo di nuovo punto e a capo.

Quando si è sicuri di avere delle certezze è proprio li che scopri di non averne...

E allora cambio di nuovo casa e visto che lavoravo solo a Firenze mi sono trasferito in zona.

Quante volte avrei mollato tutto e me ne sarei tornato a Torino, ma avevo un cane, la cana Miledi, mia madre aveva un gatto e poi a lei non piacciono i cani. Che facevo mi sbarazzavo del cane e partivo? No, non lo avrei mai fatto. Quindi con l'aiuto e suggerimento dei miei amici di Prato, due santi, prendo casa a Prato… Bella Prato, stavo praticamente all’ingresso della zona di Shanghai, era come fare una vacanza studio a Pechino, solo cinesi, OVUNQUE. Pensate che l’ufficio postale del quartiere era scioccante, tantissimi cinesi, gli operatori italiani che parlavano cinese e l’ufficio postale era sempre stracolmo, -cazzo c'entra, direte, ma che ne so mi andava di raccontarvelo.
Ma anche a Prato ho avuto problemi, pochi soldi, molta scelleratezza e alla fine con la coda in mezzo alle gambe ho dovuto chiedere aiuto. Aiuto ad una amica che avevo sempre un po’ scartato, che senza pensarci due volte, mi ha aperto le porte di casa sua ospitandomi ed accudendomi, a modo suo, ma sempre presente. Una volta tornato a Pisa ho ricominciato a ricostruire uno straccio di vita riscoprendo anche alcune amicizie sottovalutate. Una coppia di amici non mi ha mollato per un anno intero,costringendomi a non stare solo e obbligandomi a cenare da loro tutte le sere. Sono riuscito di nuovo a prendere una casa, ma stavolta a Marina di Pisa, al mare, e ci ho messo 3 anni a cercare di mettermi in riga, a non farmi debiti, a non rimanere indietro con l'affitto, le bollette, a fare la spesa facendo i conti e non spendere tanto... ebbene ci sono riuscito...quest'anno. Si vabbè adesso la casa l'ho lasciata, perchè con questo virus mi sono stati sospesi tutti i lavori, ma sono comunque fiero di non avere debiti. Non sembra ma per me significa veramente tanto. Sono cresciuto quasi da solo e tuttora sono solo, non ho un compagno o un super amico con la quale confrontarmi e che mi sproni a fare cose, quella forza la devo sempre recuperare dentro di me e vi posso assicurare che è di un difficile cronico!!! ci sono le mattine dove non ti alzi nemmeno dal letto, o passi dal letto al divano e viceversa e guardi sorgere e tramontare il sole in continuazione con un leggero senso di colpa che poi soffochi dormendo, mangiando, per poi tornare a dormire e via di seguito.
Sapete mi sto analizzando solo adesso, durante questa quarantena e questa astinenza forzata da tutto quello che condiva la mia vita, e sto scoprendo che il distacco dal Mamamia è stato più traumatico di quanto immaginavo. Anche perché poi è stato seguito dalla perdita di mio padre e la perdita di tutte quelle certezze alla quale mi ero attaccato e murato, si , si è disgregato il mondo, il mio mondo, e continuavo a fare finta di niente. Non avevo mai analizzato così lucidamente la cosa, e anche se sono passati 10 anni oramai sto ancora a raccattare pezzi in giro. Alla soglia dei 50 anni senza un euro da parte, con le poche cose che mi sono rimaste, eccomi qui pronto per nuove sfide e so di potercela fare.

Adesso che ho creato un punto di giunzione dal 2014 ad oggi posso continuare con il mio lavoro di ricostruzione.

Toscana, inizia la conquista


Un po' la storia la dovreste sapere, ma rinfresco. Il mio lavoro di vetrinista mi porta in Toscana e ci dovevo stare un po', week end incluso, cosa faccio? Io già lavoravo in discoteca fra Torino, Milano, Genova e quindi di passare un sabato sera in Toscana senza divertirmi non mi andava. Decido di portarmi dietro "la concia" ma dove andare? Sapevo dell'esistenza di un locale a Montecatini, l'Area, e il direttore artistico  e dj era un certo Francesco Belais. Chiamo il mio amico SuperPippo dj con la quale lavoravo al Centralino di Torino e gli chiedo di contattare questo Francesco e annunciargli il mio arrivo a Montecatini, in qualità di Drag che stava girando le discoteche in Italia per vedere le varie realtà..... BUGIARDAAAAAA, volevo andare a ballare senza pagare una lira e bere gratis...haahahahahahahah.
Bene arrivo per cena con un mio amico, Stefano, e mi presento in panni "borghesi" e con la barba da fare....espressione generale di tutti? "seeeee questa fa la drag? ma i coraggi?"

 Ah vi chiederete chi è Stefano, visto che non ne ho mai parlato fino ad adesso... Lui è un ragazzo che avevo conosciuto all'epoca delle mie serate in drag a Torino, mi piaceva la sua compagnia e poi non era invadente come Domenico o altri, quindi instaurammo un rapporto semplice basato sul “non so con chi uscire, tu che fai? Sei libero? Anche io, passa a prendermi”. È sempre stato un ragazzo semplice anche se un po' paranoico ma io mi ci trovavo bene...poi ci siamo un po' persi, vabbè capita.

Ceno, vado nei camerini e in quel camerino conosco un ragazzino maaaaagrooooo doooonnaaaaaaaaa, la Markesa, ci presentiamo, mi guarda con aria di sufficienza, sia lui che il suo amico Elvis che faceva sia da pr che la drag all'occasione, avranno pensato "chi è sta sgallettata, icchè la vole? chi si crede di essere..." Ci trucchiamo e ci vestiamo. Il Belais arriva in camerino mi guarda e gli si illuminano gli occhi, si era appena innamorato di me, in senso figurato ovvio, e iniziamo la serata. Nello staff dell'Area c'erano come PR dei personaggi pazzeschi, la Gaultier, Anna Ardillo, la Ciattola, la Meravigliosa CHRISTINE,la Ciattola, un pr che era "una matta" un ragazzo divertentissimo, la Marcuzzi, non la presentatrice, ma Alessio Calalmandrei. Come vocalist Daniele Metropol, un altro dj Renzo Giannini...Door selector la Fabianna Il responsabile dell'artistico e degli ospiti era Mirko Tomei, capite? E alle luci della sala commerciale...Riccardo Remedi. Non sapendolo stavo lavorando con delle eccellenze vere! beh alla fine sono entrato nella loro grande famiglia.
Vi racconto un aneddoto... il mio secondo sabato all'Area la Markesa ed Elvis mi chiudono a chiave in camerino..."dobbiamo parlare!!"
-Che volete? Ho fatto qualcosa che non va?
-Abbiamo saputo che tu ci vuoi mandare via! È vero?
Io cadevo dalle nuvole, a me quei due piacevano, Elvis e la Markesa erano le POM POM Sister, quindi erano l'animazione ufficiale del locale e ovviamente qualche maligno ha cercato di metterci contro. Inutile!
Li ho abbracciati e rassicurati, da li non ci siamo più staccati per i 20 anni successivi.
 Ecco la Markesa, ma a lei va dedicato un capitolo a parte!

La mia prima serata all'Area.. qui con Christine e Renzo Giannini
 Fabianna e Renzo


....in camerino.

bacio!