martedì 22 maggio 2012

8 continuo a cercare...

Mi piace scrivere di notte, infatti sono le 2,10 ed eccomi qui seduto a terra col pc che ricomincio a raccontare un po' di fatti importanti della mia esistenza. Dove eravamo rimasti...ah si, la mia crisi esistenziale...(una delle tante)..

Quella notte la conservo nei miei ricordi come una delle più tristi...
A notte fonda rientrò Franco e io ero lì ad attenderlo per parlargli. Appena entrò capì tutto, avevo gli occhi gonfi di lacrime e appena lo vidi ricominciai a piangere, lo abbracciai fortissimo, e ci dirigemmo sul letto, gli dissi tutto quello che avevo da dirgli, di quanto mi sentivo un verme ingrato, di quanto lo amavo, ma il mio amore non era quello delle favole dove la principessa si innamora della bestia e supera i confini dell'aspetto esteriore e vuole solo solo amare e vivere con l'animo nobile e gentile racchiuso all'interno dell'altro. Io mi sentivo a disagio con lui, non riuscivo a dargli quello che lui si aspettava da me, non riuscivo a fare lo step successivo (alla fine credo che la vera bestia sia stato io), il problema vero ero io. Io sognavo il grande amore, con il quale crescere e invecchiare, con cui scoprire la vita, il mondo, viaggiare, dimostrare a tutti che l'amore vero esiste veramente. Ma con lui non ci riuscivo, mi sentivo nei confronti del mondo come l'approfittatore, come il "giovane che sta col vecchio" (lo so è bruttissima questa frase), ebbene si MI VERGOGNAVO! Ma non mi vergognavo di lui, mi vergognavo di me!!! Ma cosa ne so cosa mi passava in testa! Volevo essere io quello che sostiene il proprio compagno (????), volevo un mio coetaneo! Questo l'ho già ripetuto alla nausea e forse è il caso di superare e andare avanti.
Comunque la mia decisione l'avevo già presa, non volevo più vivere alle sue spalle. Io non ero quello adatto a lui e dovevamo farcene una ragione. Piangemmo abbracciati tutta il resto della notte fino ad addormentarci spossati.

La mattina dopo, superate le varie crisi isteriche, ci mettemmo a tavolino per decidere cosa fare. Lui non voleva che io mollassi gli studi e neanche la casa, io accettai, con riluttanza perchè sapevo che la mia presenza alimentava false speranze, ma non sapevo dove andare....

Ora si passava da un disagio ad un altro...io mi sentivo un ospite imbarazzante. Lui soffriva tantissimo, mi riempì di lettere di canzoni, di fiori, poesie, mentre io mi sentivo sempre più merda!

Sentite, capisco che ora agli occhi vostri posso sembrare un mostro, ma se non riesci a corrispondere un amore cosa cazzo devi fare??? Io lo amavo di un amore paterno e nient'altro! Ammazzatemi!!!! Alla fine ha prevalso la mia coscienza. E questa mi ha imposto di non mentire più! OH anche io sono un essere umano!

Continuai la scuola, ma nel frattempo passai da grafica pubblicitaria a Moda (classico studi da finocchia! quale sono).
Intanto parlai con i titolari di un ingrosso di allestimenti per negozi con la quale collaboravo saltuariamente e siccome il figlio della proprietaria era uno di quelli che veniva a ballare allo "Studio2" eravamo abbastanza in sintonia. Accettò di darmi del lavoro...Alla fine ogni volta che mi sono allontanato dal lavoro di vetrinista, questo mi ripiombava addosso...meno male.
Quindi eccomi ad essere vetrinista a tempo pieno e in contemporanea studiavo moda allo IED, ero già al secondo anno tanto valeva continuare. Non vi sto a raccontare la disperazione di Franco, che non si era affatto arreso. Ma io oramai ero su un altra carreggiata. Se avessi avuto una medicina per guarirlo l'avrei comprata.

Sono sempre stato conscio della legge universale che dice: "Ad ogni azione corrisponde SEMPRE e dico SEMPRE, una reazione". Io aspettavo la mazzata!

Ero impegnatissimo, lavoravo tantissimissimo e studiavo altrettanto, mi piaceva fare il vetrinista, mi piaceva quello che creavo dal nulla e ai clienti piacevo. Feci anche l'allestimento del primo abito da sposa di Swarovski...fighissimo!

Alla fine dopo un po' a casa con Franco la situazione divenne insostenibile e fui costretto a tornare dai miei...Immaginatevi tutta la tiritera....
Franco piangeva, mamma mi cazziava ogni due minuti...che palleeeee!!!!
HEY! Ora sopporti stai zitto! Te la sei cercata!

Quanto mi sarebbe piaciuto avere una bacchetta magica per cambiare le cose! Ma ho voluto diventare grande e prendere il mio destino in mano, ora mi aggiusto!

Ma come si dice: quando si chiude una porta, si apre un portone.... ecco io il portone lo aperto a testate! Mica mi sono accontentato! Ora ero una mina vagante! Sono tornato a rifrequentare tutto quel mondo discotecaro che avevo lasciato e quindi a fare orari impensabili e a lavorare come un ciuco! Però a me il mondo notturno mi è sempre piaciuto, sarà che considerandomi un out sider quella era la dimensione che più mi apparteneva o che ne so ma a me piaceva e basta. Mi piaceva fare anche le vetrine..mi piacevano entrambi e facevo tutto in contemporanea!
Ora nei miei vari giri notturni cosa noto???? 
Li avevo già visti, mi piacevano ma niente di più! Ora però mi attiravano!
I TRAVESTITI!!!! 
Ma non quelli che si vestono da donna e basta, e poi cercano cazzi! Mi piacevano quelli che poi il mondo in seguito chiamò Drag Queen!!!! Non riuscivo a non guardarli! A Torino c'erano quelli della discoteca Epique, Emilio, Armando, La nonna, La cipria....e poi c'era un personaggio strano...Silvano, la Sissi!!! Lo amavo! Dei vestiti pazzeschi, se li cuciva lui...è vero!!! La famosa giacca dorata '700 con la quale andai allo Studio2 l'avevo presa da lui!!! Era un segno!!! (credici)
Anche io volevo provare!
Il periodo peggiore per ogni gay un po' farfallone come me quale può essere??? CARNEVALE!!! La tragedia dell'umanità! Ogni gay che si rispetti (parlo di quelli senza troppe fisime) si traveste da cosa? Da donna! Però questa volta l'occasione non fu il carnevale, noi anticipammo i tempi...era estate! Figuratevi non aspettavo che l'occasione buona. Anche se un occasione l'avevo già avuta...si devo confessare...Quando stavo con Franco, una sera in una discoteca ci fu una festa di carnevale ed io e il nostro amante ci vestimmo da Crudelia  (io) e dalmata (lui)...vincemmo...ma me la feci passare al volo!

Quell'estate un'organizzazione torinese chiamata VANITY organizzava una serata chiamata "mister splendida", dove tutti si travestivano e sfilavano. Questa organizzazione nasceva sulle ceneri dello Studio2 e quindi ci conoscevamo tutti. Loro mi chiesero di partecipare...ovviamente....Io Gianni e Marco (un amico che poi si scoprì essere uno psicopatico vero) ci travestimmo da inviate del VANITY FAIR, dove Gianni era Miss Beverly Hills, Marco Miss Hollywood, io Miss Broadway (una giostra!!!). Ci facemmo truccare e dare gli abiti da un ragazzo brasiliano George ( si quello che molti di voi conoscono come George D'Glamour). Fu un vero trionfo!!!!! Tanto che in sala era presente una regista teatrale, Anna Cucolo, che stava mettendo in scena "Cenerentola in Drag" e mi propose di fare la fata!!! Che sogno!
Ma non accettai! non me la sentivo! (vi evito tutta la paranoia di Franco ecc ecc).

La prova generale l'avevo fatta...ora era tutto in discesa...(col cazzo!!!!)

Mica fu così facile!
Il mio lavoro da vetrinista continuava, e non avendo una macchina mi sono macinato kilometri in bicicletta per Torino e dintorni. E in più ora mi avevano notato come "Drag queen" e mi chiamavano a fare serate!!!! EVVAIIIII!!!

Cominciai ad organizzarmi con i trucchi e i vestiti...che fatica, ma quanta adrenalina! Quando il VANITY organizzava le serate io ero pronto...un look anni '60, un po' impacciato ma spavaldissimo.
Il sabato sera io ero per loro " Queen Elisabeth" (nome dato da Salvatore, l'organizzatore della serata)...avevo dei vestitini anni '60 e la collana di perle. Una parrucca fatta fare dal parruccaio di Torino "Mario Audello" (70.000 lire)...  Bianca cotonatissima e fatta con la grondaia all'insù...una cofana bella e buona!!! Quanto mi divertivaaaaaaaaaaaaa!!!


...sono le 3.39...è tardi...continuo domani!!!...