lunedì 30 marzo 2020

2000/2001

Dopo quelle due sere estive al mama per tutto l'inverno del 2000 ho girato come una trottola. Il lavoro di vetrinista mi portava spesso e volentieri in toscana, e il fatto di aver preso la patente nel febbraio 2000 ha fatto si che la mia socia Francesca mollasse a me questa regione mentre lei si occupava del nord.

Si avete capito bene la patente l'ho presa nel 2000 a 30 anni! Sono di Torino e mio padre lavorava per i trasporti pubblici, quindi non pagavo, per di più lavoravo in centro, che me ne fregava della patente? Poi avevo tutti gli amici con la macchina...Sicchè!
Ma la mia socia mi obbligò a prenderla, si era rotta le palle di vedermi dormire mentre lei macinava chilometri. E anni fa ne facevamo molti di negozi in Toscana, prima che la crisi ne falciò più della metà. Per rinfrescarvi la memoria io mi occupo "dell'imbelletamento" dei negozi di liste nozze, che ora sono solo di articoli regalo, ora si dice Visual ma a me continua a piacere Vetrinista.
Quindi Passavo molto tempo in Toscana.
Con Francesco Belais nacque una bella amicizia e mi prese quasi resident all'Area, in più quando avevo appuntamenti in zona rimanevo a dormire a casa sua a MONTENERO, a volte rimanevo la domenica e ripartivo il lunedi. La mia settimana era Giovedì sera Parma all'Ippopotamus dove lavoravo con Aldo Piazza l'Ape Regina, Giulia Borghese, una delle persone più dolci e leali che abbia mai conosciuto, in consolle Ruggero Campese Dj e il direttore artistico era il mitico Franco Bon Bon!



 Io, Franco, Ape e Giulia

Poi se non avevo da lavorare imboccavo la CISA e andavo a Montenero da Francesco, il venerdì facevo vetrine in Toscana e poi o si andava a ballare alla Flog o al Central park alle Cascine mentre il Sabato Area e alcune domeniche Centralino di Torino... insomma "ciavevo da fa"!
Si arrivò all'estate 2001.
Il Mamamia demolì la struttura in legno e in attesa di costruire il nuovo locale, piazzò sulla marina due container, uno di fronte all'altro. Ma ci andai solo ad agosto, gli altri due mesi li ho fatti con l'estivo della serata di Parma, e poi a Manerbio con il Chicos. E il mio compagno di avventura era Francesco Belais. Si praticamente andavamo ovunque insieme, e quando non avevano niente da fare mi trascinavo dietro la Markesa ed Elvis e poi si tornava tutti insieme a Montenero! lui suonava e io facevo casino!
Agosto 2001, io ero a Montenero in pianta stabile. La casa era una meravigliosa e umidissima villetta Liberty, scampata al famoso incendio del novanta.
Per chi se lo chiedesse Montenero è un paesino situato sopra Livorno ed è meta di pellegrinaggio per la presenza del santuario della Madonna di Montenero, si lo so fa ridere che la banda delle "peggiori peccatrici" abitasse dietro il santuario....non so se considerarmi protetto o essere parte del detto "Dove c'è il bene trovi sempre del male", ma devo dire che lassù è stato proprio un gran bel periodo. Poi eravamo un bel gruppo  e spesso e volentieri, durante l'estate, con i ragazzi del Chicos si partiva a fine serata da Manerbio e si andava al mare tutti insieme.

Vi racconto uno degli aneddoti più divertenti. Una mattina, finita la festa al Chicos, mi raggiunsero Francesco e un amico, Luca Sardelli, che erano stati al Billy di Milano e si partì alla volta di Montenero per fare poi la domenica una grigliata tutti insieme, quindi partimmo su due macchine piene di cibo, salsiccie, verdure, caciotte di formaggio intere e litrate di vino,tutta spesa fatta dai ragazzi. Partimmo e poco prima di imboccare la Cisa una macchina si ruppe, quella di Luca, il coso del cambio, non ricordo bene... DRAMMA! Tutti fermi in autostrada e io ancora truccato, un mostro ovvio, ma preferivo struccarmi sotto la doccia a casa. A questo punto si cercò di chiamare aiuto e io nel frattempo inizio a struccarmi con le salviette. Si fermano tutti e mi guardano, a dire "ti sembra il caso? Dai una mano a risolvere!" e io candidamente risposi "Ma se arriva la polizia che devo dire che sono con voi e truccato da "donna", vi arrestano per favoreggiamento! E poi sembra il caso di cercare un meccanico in questo stato??? Cmq dopo varie telefonate si riuscì a mandare via verso Livorno una macchina con gli alimenti che sotto il sole sarebbero andati a male, tipo la carne, e rimanemmo in attesa di una macchina io e il Belais con le valigie e il resto della spesa...ci siamo seduti a bordo strada in un paesino prima della Cisa, in attesa...con gente che cominciava ad uscire per andare che ne so dove e guardava noi come due profughi seduti su un muretto. Ad un tratto ci siamo guardati in faccia e abbiamo cominciato a ridere " Francesco ti rendi conto? Io Regina Miami la drag più in voga al momento e tu Francesco Belais dj pazzesco conosciuto in mezza Italia, siamo qui ai bordi di una strada provinciale, in condizioni da down dopo sbornia seduti sopra delle casse di caciotte! Abbiamo vinto!"

torniamo a noi

Una mattina mi svegliai e andai in cucina per fare colazione e Francesco mi disse
-Buongiorno
-Sgrunt ...sono sempre amorevole la mattina...
-Amoreeeee mi hanno chiamato dal Mamamia e mi hanno chiesto se io e te, in quanto persone più in vista nel mondo LGBT Toscano, vogliamo presentare lo spettacolo del Mardi Gras la settimana prossima. Ci saranno Paola e Chiara, Nilla Pizzi, Madame SiSi e le Hostess di volo. Poi si darà il premio come personaggio gay dell'anno a Ferzan Opzetek per le "Fate ignoranti".
- e tu che gli hai detto?
- Di si ovvio!
-Figo! Dov'è il caffè?

Che poi va bene Francesco, lui era già attivo nel mondo gay con iniziative, serate eccetera, ma io che venivo da Torino e avevo fatto alcune serate in zona che c'entravo? C'erano altre drag Toscane prima di me. Boh vai a capire...

E così mi trovai di nuovo in prima linea al Mama.


 Ecco Nilla Pizzi...fu uno spasso. Mi disse "Regina, noi siamo il futuro" che avrà voluto dire non so, ma io non avevo parole davanti ad un mostro sacro come lei. Ok siamo il futuro.

Io e Francesco siamo stati una coppia artistica molto forte, ci siamo sempre voluti bene e stati, ancora adesso, complici di mille storie. Ammetto che una mezza cotta me la ero pure presa per lui, ora Francesco se stai leggendo sta cosa non cominciare a prendermi in giro, grazie.
Abbiamo condiviso insieme un pezzo di vita e poi ci siamo diretti per strade diverse, ma non ci siamo mai persi. Se non avessi conosciuto lui credo che molte cose non sarebbero mai successe... Grazie fava!

...continua

domenica 29 marzo 2020

al momento giusto

Gli ultimi due anni del novanta, li ho passati a girare per i locali di mezza italia. E dopo Torino sono arrivate le serate a Genova il Virgo, a Brescia l'Out Limits, Parma Ippopotamus e dada umpa, Riccione il Classic. Insomma senza sosta, ho conosciuto una marea di persone.

Arrivo finalmente in Toscana.

La giornata di oggi l'ho passata a ricostruire gli spostamenti e gli avvenimenti.

Premetto che a Torre c'ero già stato anni prima, addirittura quando il mama non esisteva nemmeno. Ci passai un weekend con un amico e si cenò al Boca Chica. Poi a fine luglio dell'estate 2000 tornai in zona per alcuni allestimenti vetrine e trovai sul lungomare questa costruzione di legno.
C'era un po' di gente sia davanti in strada che all'interno, c'era musica, insomma una situazione divertente. Era venerdì sera e dopo tutti si sarebbero spostati al vicino Frau dove si svolgeva la serata gay organizzata dall'Arci. Quindi ci voleva la tessera...che palle ste tessere nei localiiiii uuuuuuhhhh!
All'interno della discoteca un gruppo di Drag Queen avevano organizzato una specie di concorso di talenti dal nome Miss Stupenda, si bisogna ammettere che con i nomi dei concorsi gaii non si eccelle per fantasia...
Il nome di questo gruppo di Drag Queen era LE DRASTIK QUEEN e nel gruppo di concorrenti ricordo solo un ragazzino che era bravissimo, era la Markesa, che avrei poi ritrovato l'inverno successivo all'Area di Montecatini. Questo ricordo mi venne in mente dopo due o tre sabati che lavoravo all'Area.
Frau 31/07/2000 un fuscello con un talento pazzesco!


Ecco le Drastik Queen... ne manca una, ma le foto si perdono sempre ovunque!

Cmq torniamo a quel Ferragosto del 2000.
Mi trovavo a Torino da solo e allora decisi di andare a Torre del Lago, tanto sapevo che molti miei amici erano li, quindi -LEGGETE BENE- mi truccai a casa mi vestii presi due vestiti e mi misi in macchina "TRUCCATA E VESTITA" alla volta di Torre del lago, si avete capito bene 4 ore di macchina tutta inciuciata...avevo intenzioni serie!
Arrivai intorno a mezzanotte circa, parcheggiai e mi feci sta passeggiata a piedi fino al Mama. Ovviamente c'era gente da mezza Italia e molti mi conoscevano già, quindi ricevetti un applauso al mio arrivo. Dopo poco venne da me un ragazzo e disse "Mi han detto che ti chiami Regina, qui ti conoscono in tanti, ti andrebbe di presentare lo spettacolo perchè io mi vergogno a parlare al microfono" Secondo voi dicevo di no? Alchè quando arrivò il momento presentai dal marciapiede, diciamo dal bordo strada, lo spettacolo. Arrivarono sopra un APE 50 le HOSTESS DI VOLO, un gruppo milanese di drag queen cabarettiste bravissime/i, Eraldo Moretto, Luca Magli ed Eros Grimaldi.


 Unica foto esistente delle Hostess di Volo durante quello spettacolo



Spettacolo divertentissimo, io dissi poi ancora tre cazzate al microfono e passai la serata con amici. A notte fonda andai in un albergo che mi indicarono e presi una camera. L'hotel era l'Andrea Doria...dalla IOLE. Io in quel periodo guidavo una Marengo, cioè la versione furgonata e station vagon della Marea, quando andai per parcheggiarla il parcheggio era pieno. Misi la macchina praticamente in mezzo al parcheggio pensando - se devono uscire con le macchine mi chiamano, fotte sega. Andai a letto.
Mi svegliai che erano le 14 e sono corso giù a vedere se la mia macchina c'era ancora o se l'avevano ribaltata, invece trovai il parcheggio deserto e la mia macchina al centro! Andai a scusarmi per il parcheggio selvaggio e a chiedere come avevano fatto ad uscire le altre auto. La signora alla reception...ora dire signora alla reception fa ridere se qualcuno conosce l'hotel della Iole ma vabbè... mi disse "non ti preoccupare, volevamo svegliarti, ma abbiamo visto la tua foto sul giornale ed abbiamo pensato tu fossi famoso e allora non ti abbiamo disturbato"....Io famoso? Sul giornale? Comprato il giornale, mi trovai in prima pagina. ACCIDENTI!
appena recupero la foto ve la posto, ci stiamo lavorando.

Poi accesi il telefono e ci trovai una ventina di telefonate da un numero sconosciuto, lo richiamai e praticamente la sera lavorai al mamamia. Vacanza di due giorni pagata!
Fine.


la seconda sera....

le foto della prima sera ve le evito perchè ero in condizioni deplorevoli! fidatevi


venerdì 27 marzo 2020

Parrucca

Mettiamo un po' di ordine in testa, o meglio, sulla testa.
Mi innamorai delle drag queen quando da CIOFANE andavo a ballare, fra Area quella di Torino, Studio 2, Le Palace, l'Epique e il sempiterno CENTRALINO.
Io più che fare animazione diciamo che mi "combinavo" e mi piazzavo sul cubo, gratis, a fare la pagliaccia! Quanto mi divertivo! Ma non mi sono mai truccato, mi vestivo in maniera estrosa, tipo la foto con il lato B al vento, e andavo in discoteca. Aspettate "non mi sono mai truccato" è una bugia, qualche carnevale travestito l'ho fatto. Una volta con Gianni e Francesco, i miei migliori amici, abbiamo anche montato uno spettacolo dove facevamo "Shoop Shoop Song" di Cher, bravisimiiiii.
A Torino come Drag Queen c'erano Emilio, che faceva anche il costumista, la Cipria, che faceva il parruccaio da Audello, Armando e la Nonna. Infine la più pazza in assoluto ma anche la più carismatica Silvano la SISSI. La Sissi credo abbia vestito, e continui a farlo, il novanta % delle drag queen d'Italia. Un vero mito!
Negli anni novanta, ma si può avere un pc dove non funzionano i tasti nove e io devo raccontare gli anni novanta...uggesù.... A Torino esplodevano organizzazioni e serate che manco i pop corn in una pentola, e fra tutte nasce il VANITY. Era il 1novecentonovanta6, hahahahahahah che strazio!
Gli organizzatori erano Salvatore e Claudio, chiamato la SCIFFER perchè faceva il modello, era biondo e si sbatteva non poco. Salvatore invece era quello serio, più imprenditore, infatti è un bravissimo artista e sarto, fa degli abiti da sposa che ciaone! Poi anche lui a sbattimento non era da meno, ma diciamo che in quella coppia lavorativa, Salvatore sembrava il più serio.
Cominciarono al Rock City dove io mi presentai una sera con un completino anni 60 appartenuto alla madre di una mia amica e mi beccai il soprannome di Queen Elisabeth. Poi d'estate loro si spostarono alla discoteca Patio e organizzarono una sfilata chiamata Mister Stupenda, e mi chiesero di sfilare. Figuaratevi, a quella sfilata partecipavano le più fighe "fascion", a tratti antipatiche, influencer de Noantri dell'epoca! Cristiano, Maurizio, Fabio la vandala,Igor, Sara, Michela...e avrebbero indossato solo capi Westwood e affini...
Attenzione stavo dimenticando Robertino e Walterone, altri due gran personaggi della scena Torinese, devo anche anche ammettere che per Walter ho sempre avuto una vera e propria devozione.

Dove volevo andare io??????? Quindi con il solito mio solito braccio destro e amico fraterno, Gianni, con l'aggiunta di un altro che poi durò poco nel nostro gruppo, decidemmo di fare le ospiti e di fare le inviate del Vanity Fair America... Eravamo Gianni, miss Beverly Hills, quell'altro Miss Hollywood e Io Miss Broadway, è inutile dire che quella che sembrava un un teatro intero con tutti i camerini e costumi ero io....ovviamente.
Avevo un abito che mi fece JEORGE D'GLAMOUR di paillettes verde smeraldo con le maniche in marabù bianco e un cappello che era praticamente una pista di atterraggio per elicotteri... Sembravo l'ex moglie di Nelson Mandela, Mizzy.
E per fare la vera immigrata americana decisi di parlare o in Americano o in siciliano... fu una serata divertentissima. Vi racconto questo perchè quella sera conobbi la mia parrucca.
Vi spiego.
Insieme alla sfilata per Mister Stupenda si svolgeva una sfilata di moda del negozio più strafigo di Torino, VERTICE, quanti soldi ci abbiamo lasciato li dentro.....ma vabbè non divaghiamo. Le modelle sfilavano indossando le parrucche di Mario Audello e una di quelle era una parrucca Bianca FAVOLOSAAAAAAAA. Mi è entrata nella mente e finchè non l'ho avuta non mi sono dato pace. E l'ho avuta!! E quindi con l'aiuto di Jorge, che mi ha insegnato a truccarmi, i vestiti della Sissi e altri vestiti recuperati nei mercatini, ho dato vita a una cosa dal nome REGINA FROM MIAMI.


Dopo quella serata entrai nel gruppo Vanity, prima come barista in Drag, sia al Rock City che al Pigalle, poi si resero conto che era più quello che offrivo che quello che facevo pagare mi hanno messo sul cubo. HAAHHAAHAHAHH
Poi ho fatto la Hostess che si occupava del Privè nel periodo dell'HENNESY, una discoteca per fighetti in collina. E infine alla Gare come secondo vocalist.
Ma usai svariate parrucche, finchè con due amici nuovi formammo un gruppo di drag che facevano spettacoli e cominciammo a lavorare fisse al Centralino con Pippodj.
Ah e per questo mi dovetti allontanare dal Vanity, conflitto di interessi.

Eravamo le PULA SHAKER, ma di questo ne ho già parlato.
Cmq fra i vari spettacoli si montò un pezzo tratto da "La piccola bottega degli orrori", facevamo le tre coriste di colore. Vestitini uguali e parrucche azzurre. Parrucche comprate a 20 dollari a New York, dove ovviamente le avevo sfogate subitoooooooo haahahahaha








La parrucca bianca l'ho usata per tre anni quasi, finchè Platinette non ha deciso di indossare una parrucca uguale, fine della pace! Allora che si fa? Che dovevo fare? Se non volevo più sentire ogni volta la solita domanda "ma con la parrucca bianca vuoi copiare Platinette?" mi toccava cambiare colore e quindi iniziai ad indossare le parrucche di quello spettacolo.E quando arrivai a Torre del lago ero Azzurra!
Ed è in Toscana che tolsi il "FROM" dal mio nome d'arte. E in Toscana divenni anche di colore blu. Per colpa di Christine dell'Area di Montecatini. Si perchè lei partì a fare un viaggio in America e mi chiese se volevo qualcosa dagli States e siccome la mia parruccona azzurra stava morendo e quella bianca era stata accantonata, chiesi due parrucche azzurre lunghe e identiche, in modo poi da poterle montare insieme...risultato? Mi portò un caschetto azzurro e uno blu reflex... et voilà.

Ora sapete la storia del mio colore.

mercoledì 25 marzo 2020

QUARANTENA


Era tanto che non scrivevo più e mi sembra giusto aggiornarvi sugli sviluppi degli ultimi anni e creare un punto di congiunzione che va dal 2014 ad oggi.
Sono uno che ha scelto l’arte e la creatività come unico mezzo di sostentamento, facendo diventare un leggero sibilo tutte le lamentele e previsioni catastrofiche di mia madre...”trovati un lavoro serio” “ahhhh se ti fossi fatto assumere in fabbrica a quest’ora avevi dei soldi da parte” ecc. Ma niente, mamma lasciami.
Ho continuato a credere in me e nelle mie capacità e quindi sono andato avanti a muso duro, senza dare il vero peso alle cose. Serate ne avevo, negozi da fare pure, "chi mi ammazza!" Ah beata incoscienza, al limite della scelleratezza! 
Durante gli ultimi mesi di vita di mio padre, un mio amico mi ha proposto di prendere casa con lui a Livorno - e va bene facciamolo - almeno dimezzavo le spese e potevo tornare ad un ritmo di vita più consono a me, manco fossi la principessa di Monaco.
Durata 6 mesi! Una tragedia! AHAHAHAHAHAH spese inaspettate, serate dimezzate e negozi che iniziano a chiudere…e siamo di nuovo punto e a capo.

Quando si è sicuri di avere delle certezze è proprio li che scopri di non averne...

E allora cambio di nuovo casa e visto che lavoravo solo a Firenze mi sono trasferito in zona.

Quante volte avrei mollato tutto e me ne sarei tornato a Torino, ma avevo un cane, la cana Miledi, mia madre aveva un gatto e poi a lei non piacciono i cani. Che facevo mi sbarazzavo del cane e partivo? No, non lo avrei mai fatto. Quindi con l'aiuto e suggerimento dei miei amici di Prato, due santi, prendo casa a Prato… Bella Prato, stavo praticamente all’ingresso della zona di Shanghai, era come fare una vacanza studio a Pechino, solo cinesi, OVUNQUE. Pensate che l’ufficio postale del quartiere era scioccante, tantissimi cinesi, gli operatori italiani che parlavano cinese e l’ufficio postale era sempre stracolmo, -cazzo c'entra, direte, ma che ne so mi andava di raccontarvelo.
Ma anche a Prato ho avuto problemi, pochi soldi, molta scelleratezza e alla fine con la coda in mezzo alle gambe ho dovuto chiedere aiuto. Aiuto ad una amica che avevo sempre un po’ scartato, che senza pensarci due volte, mi ha aperto le porte di casa sua ospitandomi ed accudendomi, a modo suo, ma sempre presente. Una volta tornato a Pisa ho ricominciato a ricostruire uno straccio di vita riscoprendo anche alcune amicizie sottovalutate. Una coppia di amici non mi ha mollato per un anno intero,costringendomi a non stare solo e obbligandomi a cenare da loro tutte le sere. Sono riuscito di nuovo a prendere una casa, ma stavolta a Marina di Pisa, al mare, e ci ho messo 3 anni a cercare di mettermi in riga, a non farmi debiti, a non rimanere indietro con l'affitto, le bollette, a fare la spesa facendo i conti e non spendere tanto... ebbene ci sono riuscito...quest'anno. Si vabbè adesso la casa l'ho lasciata, perchè con questo virus mi sono stati sospesi tutti i lavori, ma sono comunque fiero di non avere debiti. Non sembra ma per me significa veramente tanto. Sono cresciuto quasi da solo e tuttora sono solo, non ho un compagno o un super amico con la quale confrontarmi e che mi sproni a fare cose, quella forza la devo sempre recuperare dentro di me e vi posso assicurare che è di un difficile cronico!!! ci sono le mattine dove non ti alzi nemmeno dal letto, o passi dal letto al divano e viceversa e guardi sorgere e tramontare il sole in continuazione con un leggero senso di colpa che poi soffochi dormendo, mangiando, per poi tornare a dormire e via di seguito.
Sapete mi sto analizzando solo adesso, durante questa quarantena e questa astinenza forzata da tutto quello che condiva la mia vita, e sto scoprendo che il distacco dal Mamamia è stato più traumatico di quanto immaginavo. Anche perché poi è stato seguito dalla perdita di mio padre e la perdita di tutte quelle certezze alla quale mi ero attaccato e murato, si , si è disgregato il mondo, il mio mondo, e continuavo a fare finta di niente. Non avevo mai analizzato così lucidamente la cosa, e anche se sono passati 10 anni oramai sto ancora a raccattare pezzi in giro. Alla soglia dei 50 anni senza un euro da parte, con le poche cose che mi sono rimaste, eccomi qui pronto per nuove sfide e so di potercela fare.

Adesso che ho creato un punto di giunzione dal 2014 ad oggi posso continuare con il mio lavoro di ricostruzione.

Toscana, inizia la conquista


Un po' la storia la dovreste sapere, ma rinfresco. Il mio lavoro di vetrinista mi porta in Toscana e ci dovevo stare un po', week end incluso, cosa faccio? Io già lavoravo in discoteca fra Torino, Milano, Genova e quindi di passare un sabato sera in Toscana senza divertirmi non mi andava. Decido di portarmi dietro "la concia" ma dove andare? Sapevo dell'esistenza di un locale a Montecatini, l'Area, e il direttore artistico  e dj era un certo Francesco Belais. Chiamo il mio amico SuperPippo dj con la quale lavoravo al Centralino di Torino e gli chiedo di contattare questo Francesco e annunciargli il mio arrivo a Montecatini, in qualità di Drag che stava girando le discoteche in Italia per vedere le varie realtà..... BUGIARDAAAAAA, volevo andare a ballare senza pagare una lira e bere gratis...haahahahahahahah.
Bene arrivo per cena con un mio amico, Stefano, e mi presento in panni "borghesi" e con la barba da fare....espressione generale di tutti? "seeeee questa fa la drag? ma i coraggi?"

 Ah vi chiederete chi è Stefano, visto che non ne ho mai parlato fino ad adesso... Lui è un ragazzo che avevo conosciuto all'epoca delle mie serate in drag a Torino, mi piaceva la sua compagnia e poi non era invadente come Domenico o altri, quindi instaurammo un rapporto semplice basato sul “non so con chi uscire, tu che fai? Sei libero? Anche io, passa a prendermi”. È sempre stato un ragazzo semplice anche se un po' paranoico ma io mi ci trovavo bene...poi ci siamo un po' persi, vabbè capita.

Ceno, vado nei camerini e in quel camerino conosco un ragazzino maaaaagrooooo doooonnaaaaaaaaa, la Markesa, ci presentiamo, mi guarda con aria di sufficienza, sia lui che il suo amico Elvis che faceva sia da pr che la drag all'occasione, avranno pensato "chi è sta sgallettata, icchè la vole? chi si crede di essere..." Ci trucchiamo e ci vestiamo. Il Belais arriva in camerino mi guarda e gli si illuminano gli occhi, si era appena innamorato di me, in senso figurato ovvio, e iniziamo la serata. Nello staff dell'Area c'erano come PR dei personaggi pazzeschi, la Gaultier, Anna Ardillo, la Ciattola, la Meravigliosa CHRISTINE,la Ciattola, un pr che era "una matta" un ragazzo divertentissimo, la Marcuzzi, non la presentatrice, ma Alessio Calalmandrei. Come vocalist Daniele Metropol, un altro dj Renzo Giannini...Door selector la Fabianna Il responsabile dell'artistico e degli ospiti era Mirko Tomei, capite? E alle luci della sala commerciale...Riccardo Remedi. Non sapendolo stavo lavorando con delle eccellenze vere! beh alla fine sono entrato nella loro grande famiglia.
Vi racconto un aneddoto... il mio secondo sabato all'Area la Markesa ed Elvis mi chiudono a chiave in camerino..."dobbiamo parlare!!"
-Che volete? Ho fatto qualcosa che non va?
-Abbiamo saputo che tu ci vuoi mandare via! È vero?
Io cadevo dalle nuvole, a me quei due piacevano, Elvis e la Markesa erano le POM POM Sister, quindi erano l'animazione ufficiale del locale e ovviamente qualche maligno ha cercato di metterci contro. Inutile!
Li ho abbracciati e rassicurati, da li non ci siamo più staccati per i 20 anni successivi.
 Ecco la Markesa, ma a lei va dedicato un capitolo a parte!

La mia prima serata all'Area.. qui con Christine e Renzo Giannini
 Fabianna e Renzo


....in camerino.

bacio!

martedì 24 marzo 2020

Foto dal passato

Dopo la foto di me allo Studio 2 a Torino, ora è il momento di questa.
La mia "giovinezza" a Torino è stata anche molto divertente. Dopo i sabati sera in discoteca a fare casino, a divertirci, c'erano le Domeniche di sole al fiume Orco...Ebbene si eravamo sempre in giro non stavamo mai in casa, la domenica mattina con Gianni, Francesco e Beppe si partiva e si andava al fiume. C'era una zona tutta gay, con pineta annessa,che novità hahahahahh, dove ovviamente si andava quando avevamo bisogno di ombra, certo credeteci. Cmq il fiume diventava per noi il continuo del sabato sera e ovviamente facevamo un casino incredibile. In questa foto avevo appena finito di gonfiare l'unicorno e aggiungo anche che nonostante noi venivamo chiamati "le casiniste" e quando mi videro arrivare con quel canotto commentarono "sei sempre la solita passiva",ma quel giorno l'unico che non ci salì sopra fui io! Ci salirono tutti! Tanto per...
C'era poi la zona "delle vecchie" ossia i gay più grandi che ovviamente ci vedevano come la peste, perchè noi si cantava si giocava a palla e conoscevamo tutti e quindi dopo mezz'ora dal nostro arrivo si formava un unico asciugamano con tutti quanti. Ricordo che nella zona dei grandi c'era anche Emilio, la drag queen più famosa di Torino, scomparsa da poco, che una sera in discoteca durante il suo spettacolo, che consisteva nel fare un playback e poi raccontare due barzellette e prendere di mira il ragazzino sfigato sfigato del momento...si dei veri atti di bullismo ahaahahahah... Ci vide e ci sgridò davanti a tutti. "Eccole quelle che fanno casino all'Orco....e poi quella -io- non sta mai zitta un attimo".
Ora capite perchè sono single, già allora ero troppo in vista per la gente "normale" hahaahahahahah
E poi la sera non contenti si andava in pizzeria da Andrea con parte delle persone che erano su quel grande asciugamano per poi andare ancora a ballare all'Area in via San Massimo.
Si non ci fermavamo mai!