venerdì 27 marzo 2020

Parrucca

Mettiamo un po' di ordine in testa, o meglio, sulla testa.
Mi innamorai delle drag queen quando da CIOFANE andavo a ballare, fra Area quella di Torino, Studio 2, Le Palace, l'Epique e il sempiterno CENTRALINO.
Io più che fare animazione diciamo che mi "combinavo" e mi piazzavo sul cubo, gratis, a fare la pagliaccia! Quanto mi divertivo! Ma non mi sono mai truccato, mi vestivo in maniera estrosa, tipo la foto con il lato B al vento, e andavo in discoteca. Aspettate "non mi sono mai truccato" è una bugia, qualche carnevale travestito l'ho fatto. Una volta con Gianni e Francesco, i miei migliori amici, abbiamo anche montato uno spettacolo dove facevamo "Shoop Shoop Song" di Cher, bravisimiiiii.
A Torino come Drag Queen c'erano Emilio, che faceva anche il costumista, la Cipria, che faceva il parruccaio da Audello, Armando e la Nonna. Infine la più pazza in assoluto ma anche la più carismatica Silvano la SISSI. La Sissi credo abbia vestito, e continui a farlo, il novanta % delle drag queen d'Italia. Un vero mito!
Negli anni novanta, ma si può avere un pc dove non funzionano i tasti nove e io devo raccontare gli anni novanta...uggesù.... A Torino esplodevano organizzazioni e serate che manco i pop corn in una pentola, e fra tutte nasce il VANITY. Era il 1novecentonovanta6, hahahahahahah che strazio!
Gli organizzatori erano Salvatore e Claudio, chiamato la SCIFFER perchè faceva il modello, era biondo e si sbatteva non poco. Salvatore invece era quello serio, più imprenditore, infatti è un bravissimo artista e sarto, fa degli abiti da sposa che ciaone! Poi anche lui a sbattimento non era da meno, ma diciamo che in quella coppia lavorativa, Salvatore sembrava il più serio.
Cominciarono al Rock City dove io mi presentai una sera con un completino anni 60 appartenuto alla madre di una mia amica e mi beccai il soprannome di Queen Elisabeth. Poi d'estate loro si spostarono alla discoteca Patio e organizzarono una sfilata chiamata Mister Stupenda, e mi chiesero di sfilare. Figuaratevi, a quella sfilata partecipavano le più fighe "fascion", a tratti antipatiche, influencer de Noantri dell'epoca! Cristiano, Maurizio, Fabio la vandala,Igor, Sara, Michela...e avrebbero indossato solo capi Westwood e affini...
Attenzione stavo dimenticando Robertino e Walterone, altri due gran personaggi della scena Torinese, devo anche anche ammettere che per Walter ho sempre avuto una vera e propria devozione.

Dove volevo andare io??????? Quindi con il solito mio solito braccio destro e amico fraterno, Gianni, con l'aggiunta di un altro che poi durò poco nel nostro gruppo, decidemmo di fare le ospiti e di fare le inviate del Vanity Fair America... Eravamo Gianni, miss Beverly Hills, quell'altro Miss Hollywood e Io Miss Broadway, è inutile dire che quella che sembrava un un teatro intero con tutti i camerini e costumi ero io....ovviamente.
Avevo un abito che mi fece JEORGE D'GLAMOUR di paillettes verde smeraldo con le maniche in marabù bianco e un cappello che era praticamente una pista di atterraggio per elicotteri... Sembravo l'ex moglie di Nelson Mandela, Mizzy.
E per fare la vera immigrata americana decisi di parlare o in Americano o in siciliano... fu una serata divertentissima. Vi racconto questo perchè quella sera conobbi la mia parrucca.
Vi spiego.
Insieme alla sfilata per Mister Stupenda si svolgeva una sfilata di moda del negozio più strafigo di Torino, VERTICE, quanti soldi ci abbiamo lasciato li dentro.....ma vabbè non divaghiamo. Le modelle sfilavano indossando le parrucche di Mario Audello e una di quelle era una parrucca Bianca FAVOLOSAAAAAAAA. Mi è entrata nella mente e finchè non l'ho avuta non mi sono dato pace. E l'ho avuta!! E quindi con l'aiuto di Jorge, che mi ha insegnato a truccarmi, i vestiti della Sissi e altri vestiti recuperati nei mercatini, ho dato vita a una cosa dal nome REGINA FROM MIAMI.


Dopo quella serata entrai nel gruppo Vanity, prima come barista in Drag, sia al Rock City che al Pigalle, poi si resero conto che era più quello che offrivo che quello che facevo pagare mi hanno messo sul cubo. HAAHHAAHAHAHH
Poi ho fatto la Hostess che si occupava del Privè nel periodo dell'HENNESY, una discoteca per fighetti in collina. E infine alla Gare come secondo vocalist.
Ma usai svariate parrucche, finchè con due amici nuovi formammo un gruppo di drag che facevano spettacoli e cominciammo a lavorare fisse al Centralino con Pippodj.
Ah e per questo mi dovetti allontanare dal Vanity, conflitto di interessi.

Eravamo le PULA SHAKER, ma di questo ne ho già parlato.
Cmq fra i vari spettacoli si montò un pezzo tratto da "La piccola bottega degli orrori", facevamo le tre coriste di colore. Vestitini uguali e parrucche azzurre. Parrucche comprate a 20 dollari a New York, dove ovviamente le avevo sfogate subitoooooooo haahahahaha








La parrucca bianca l'ho usata per tre anni quasi, finchè Platinette non ha deciso di indossare una parrucca uguale, fine della pace! Allora che si fa? Che dovevo fare? Se non volevo più sentire ogni volta la solita domanda "ma con la parrucca bianca vuoi copiare Platinette?" mi toccava cambiare colore e quindi iniziai ad indossare le parrucche di quello spettacolo.E quando arrivai a Torre del lago ero Azzurra!
Ed è in Toscana che tolsi il "FROM" dal mio nome d'arte. E in Toscana divenni anche di colore blu. Per colpa di Christine dell'Area di Montecatini. Si perchè lei partì a fare un viaggio in America e mi chiese se volevo qualcosa dagli States e siccome la mia parruccona azzurra stava morendo e quella bianca era stata accantonata, chiesi due parrucche azzurre lunghe e identiche, in modo poi da poterle montare insieme...risultato? Mi portò un caschetto azzurro e uno blu reflex... et voilà.

Ora sapete la storia del mio colore.