giovedì 17 maggio 2012

7 ancora!

Dopo Tropea mi offrirono Sharm el Sheik, perchè no! Anche se non ero molto convinto, in fondo l'esperienza di Tropea non fu positivissima, non sto a dilungarmi, ma ho scoperto di avere una dote particolare (non sono pazzo cercate di capire).

Il fatto di stare ai margini ti fa vedere le cose da angolature diverse e siccome io ci vivo con questa sensazione ne ho approfittato... In quel tipo di lavoro ti scolleghi completamente dal mondo reale e dopo un po' ti convinci che quello è il mondo reale e quindi vivendo sempre al centro dell'attenzione ed essendo uno dei pochi punti di riferimento dei vacanzieri, o ospiti come si dice in villaggio, vivi sempre di più di autostima. Il guaio viene fuori quando esci dal villaggio e torni a casa, dove tu rientri a fare parte di "molti", nessuno ti considera così tanto, torni ad essere una persona comune. Ho visto molti capo villaggio impazzire per questa cosa, è un po' come quelli che hanno una divisa, quando la levano non si sentono più nella parte. Io questa cosa l'ho notata e non mi ha fatto piacere, mi ha dato tristezza. Credo che se hai la capacità di osservare in maniere distaccata le cose puoi essere d'aiuto a molti, il problema sta nel far capire all'altro che a volte il mondo non gira come si vorrebbe...

Andai a Sharm, non c'era ancora quasi nulla credo in tutto 8 alberghi e basta e per uno come me non era il posto ideale. I musulmani ti odiano a priori perchè sei occidentale e dai considerazione alle donne, che loro considerano strumenti da riproduzione, i gay lasciamo perdere, sono una piaga. I cristiani devono difendersi dai musulmani perchè nei loro confronti non sono leali. I turisti sono macchine da soldi e quindi devi spremerli...insomma Sharm fu difficile. L'unico svago vero fu conoscere un titolare di agenzia che affittava i Range Rover per le escursioni nel deserto.
Che meraviglia! Era cresciuto con i beduini del deserto, gli stavamo simpatici io e la mia collega e quindi ogni tanto ci "rapiva" di notte e ci portava dai beduini nel deserto e dormivamo lì. Credo che una delle esperienze migliori della vita sia stare nel deserto, scopri il significato della parola silenzio e vedi il cielo come non lo hai visto mai. E poi chiacchierate infinite su ogni cosa. Una cosa fantastica. Ho visto posti che non avrei mai immaginato di vedere e stare coi beduini fu pazzesco.

Però l'idillio durò 4 mesi, venimmo cacciati dall'albergo perchè gli ospiti si fidavano solo di noi e non accettavano nulla senza il nostro consenso. Partii da un giorno all'altro, nascosto nel bagagliaio di una geep perchè volevano farci sperdere nel deserto...Meno male che il nostro amico dell'agenzia seppe questa cosa e ci portò di corsa all'aeroporto avvisando la Valtur che ci infilò su di un volo in fretta e furia.

Basta villaggi a Sharm....ci sono tornato dopo 12 anni e anche se sembra di essere a Rimini, la situazione mentale non è cambiata molto.

E ora a Torino che faccio? A casa con i miei non volevo starci anche perchè ogni due ore cominciava la litania del "io te l'avevo detto, ora hai visto non hai combinato nulla, ecc" , non lavoravo più...boh? Ecco che si riaffaccia Franco, il mio angelo custode. Mi aveva aspettato e supportato per tutto questo tempo. Volevo tornare a studiare, volevo fare lo scenografo, non so perchè ma volevo così. Allora Franco mi propose di andare a vivere da lui e nel mentre che studiavo potevo riprendere a fare le vetrine con la sua ex moglie (Ornella la seconda moglie). Sharm mi aveva spossato, non mi sentivo più motivato e rimpiangevo la mia scelta di abbandonare tutto per fare l'animatore, forse i miei avevano ragione! Ma checcazzo!

Come si fa a crescere in maniera sicura se quelli a cui tu chiedi aiuto ti propongono cose che a te proprio non interessano, mentre quelli che a scuola erano destinati a esaltare le tue qualità per avviarti ad un futuro quasi certo, se ne sono fottuti e ti hanno lasciato al tuo destino, tanto eri senza speranza. Capisco che non è facile ma credo che se scegli un mestiere quale quello di educatore, devi stare veramente attento. I giovani, soprattutto quelli insicuri come lo ero io, sono delicati e gli equilibri si rompono in meno di un secondo! Si passa dall'essere entusiasti all'essere depressi in un secondo. Queste persone devono accorgersene! Sennò non fai l'educatore! Vai a fare il meccanico! Non voglio sembrare accusatore senza avere delle basi, ma i giovani sono una risorsa da coltivare e tutti possono essere dei genii, bisogna dedicarcisi, capire, parlare e cercare di capire dove sta nascosta la fiamma che arde in ognuno. Mi spiace ma con me non è stato così. Io da piccolo volevo fare il cuoco o il parrucchiere e chiunque, insegnanti in testa, hanno remato contro. E se non avessi avuto una forza mia e il supporto di persone come Franco o altri non so come sarebbe andata. Non accuso i genitori, non sia mai, loro hanno sempre cercato di fare del loro meglio in tutti i modi e con mille sacrifici, non mi venga mai in mente una cosa simile, anzi con i loro mezzi hanno fatto fin troppo!
Scusate lo sfogo!

Andai a vivere da Franco! Mi dissi che era la persona giusta per me e quindi non potevo comportarmi da irriconoscente. Decisi di iscrivermi all'università delle belle arti di Torino, solo che con il mio diploma da meccanico dovevo integrare alcune materie come arte...per esempio. Franco mi pagò il corso di recupero.
Io mi sono totalmente appoggiato a lui, tutte le decisioni furono le sue. Stavo bene, senza pensieri. Ogni tanto facevo delle vetrine o degli allestimenti scenografici per mostre o eventi e intanto studiavo e facevo la casalinga.
Non chiedetemi se ero felice o se amavo realmente Franco, perchè non so rispondervi, so solo che in quel momento mi sentivo protetto amato e incoraggiato. Avevo bisogno di quello!
Vivere con Franco fu una rinascita, anche se presentarmi con lui mi dava soggezione, lui era più grande di me di 20 anni, era buffo con quel cappello da cow boy. E io avevo sempre in testa..................ma che cazzo ne so che avevo in testa!).

Volevo lui ma non volevo lui, stavo bene ma non stavo bene, mi sentivo protetto ma ero a disagio! Uffa! Ma perchè tutto deve sempre essere frutto di scelte personali invece di poter delegare ad altri??? Mi sono messo a tacere da solo dandomi dell'ingrato deficiente e coglione!

Io ero stato abituato ad ascoltare i miei veri bisogni e ora stavano facendo casino! Ma uffa! Adesso stavo bene, avevo chi mi amava e mi proteggeva avevo i miei amici che mi approvavano ( anche se Gianni era perplesso ma accettava le mie scelte). Avevo una casa grande, ero il compagno di un uomo invidiato da molti e perchè io dovevo rompere il cazzo?

"Zitto! Nunzio stai zitto falla finita vedrai che col tempo migliorerai!!!"

Il tempo passava...(bella sta frase, fa suspence)

Prima di fare l'esame per entrare all'università ci consigliarono di lasciar perdere quel tipo di studi. Dovete sapere che la carriera di scenografo è simile a quella di visual, ossia non importa quanto studi ma quanto lavori e con chi. Molti scenografi sono stati allievi di altri scenografi che li hanno addestrati e quindi anche se hai studiato molto ma non hai uno scenografo che ti fa da mentore è quasi impossibile entrare nel giro. Allora ci consigliarono lo IED (istituto europeo di design)...sti cazzi!

9 milioni l'anno!

Durata del corso tre anni.

Franco mi regalò i tre anni tutti in una sola botta. Ero felice! Il corso di Grafica pubblicitaria.

MACHECCAZZOVOLEVODIPIÙ????

 Mi sentivo come la stracciona che diventa principessa! Avevo dei compagni di studi ricchissimi, dal figlio dell'industriale al manager, tutta gente che non avrei mai conosciuto. Una sera mi portarono a Milano ad una sfilata di EXTé con una delle figlie di Gucci e poi a ballare in un locale per soli VIP! Che roba!!!

Io Sardella Nunzio in questo mondo.....Bah!

E come coppia poi le abbiamo sperimentate quasi tutte le esperienze (lavorate di immaginazione su!)

Qualcosa comunque non andava, ovvio no? Con tutte le mie esperienze e con il mio modo di essere era ovvio che qualcosa non andava, no? Ma intanto mi imponevo di smetterla con tutte quelle paranoie!

Sempre il solito guastafeste!

Mi innamorai di uno che era entrato nella nostra coppia...( da copione vero?)
Una sera Franco era via per lavoro e io ero a casa con l'altro, un ragazzino nostro amico figlio di una amica, litigammo perchè lui voleva andare a ballare e io non volevo che si facesse altri (non solo era il nostro amante ma io ero pure geloso!). Una lite furiosa! Lui mi dichiarò il suo amore disperato in lacrime e scappò col motorino! Io ero disperato volevo andare a cercarlo ma mi sentivo in colpa nei confronti di Franco, che stava tornando e quindi non potevo uscire. Mandai i miei amici in giro di notte per Torino a caccia di lui, e io a casa.....Lo trovarono sotto casa sua che stava andando a letto.
Nel frattempo a me è passata davanti agli occhi tutta la mia vita e le mie scelte dell'ultimo periodo...ebbi una crisi di pianto, piansi come non mai!

Piansi per tipo due ore ranicchiato in angolo per terra in salotto, ho pianto tutto il mio dolore, tutta la mia insicurezza, tutte le mie scelte, tutte le mie parole, tutte le mie lacrime.
Credo che nella vita si nasce due volte, una è quella biologica e l'altra è quella personale e mentale.
Ecco quella notte stavo rinascendo (che brutta questa parola, anche da scrivere è brutta) al mondo. E con conseguenze senza ritorno. Era giusto così! Era giusto per me! E anche se le mie scelte avrebbero fatto soffrire molte persone, l'unico mio obiettivo doveva essere la mia vita e la mia coscienza, non potevo aspettare oltre. Era arrivato il momento!


....continua....

6 il distacco

Parlavo di Hermann Hesse, credo sia stato in assoluto il primo libro che ho letto, o meglio il primo libro alla quale ho prestato veramente attenzione, non so come sia successo, ma ad un certo punto della mia vita mi sono reso conto che se hai un quesito e credi nelle coincidenze qualcosa capita, a me capita con i libri, ve lo spiego meglio dopo, intanto proseguiamo sulla strada maestra. Dicevo il Siddartha è arrivato così, l'ho visto in libreria e l'ho comprato.  Non l'avessi mai fatto.... Tutto ha cominciato a gridare dentro, nulla mi piaceva,  in nessuna situazione mi trovavo a mio agio, anche a voi capita lo so, guardi una situazione e hai la senzazione netta di non farne parte, ti sembra di essere uno spettatore, annoiato per di più. E quindi che fai? Io mi sono costretto a farla finita con "ste paranoie da esaurita", " scusa Nunzio hai un lavoro, sei responsabile del visual del negozio, hai un sacco di amici, una vita sessuale più o meno decente ce l'hai, non hai un fidanzato, ad eccezione di Franco dove non hai ancora capito che vuoi farne di lui, ma si può sistemare, checcè???" Boh? Dopo il Siddartha arriva il " Gabbiano Jonathan Liviston" di Richard Bach e tutto il resto dei suoi libri, intanto cominciai una serie di corsi paralleli tipo riflessologia plantare, Reiki, antiginnastica, volontario al "telefono amico"avevo bisogno di cambiare ma non sapevo cosa!
Il dramma era dietro l'angolo...
Mia madre è sempre stata un po' terrona nei suoi metodi (la sto mettendo bene perchè sennò divento pesante) quindi essendo lei cresciuta al sud ed essendo la settima di 10 figli (non esisteva la tv in casa) ha sempre subito il controllo dei fratelli grandi, quindi lei allegramente ha rifatto lo stesso con noi a casa. Mio padre invece è quasi cresciuto solo perchè suo padre si occupava delle varie masserie (si era ricco) e quindi mio padre cazzeggiava a suo modo, e a casa nei nostri confronti è sempre stato meno opprimente ma comunque presentissimo e più aperto al dialogo, mentre per mamma NO! Le massime di mamma erano "i figli si baciano nel sonno sennò si viziano" e alcune altre che vi risparmio, a me ovviamente non andava bene e quindi la martoriavo perchè volevo farle capire che i tempi erano cambiati...Un po' ci sono riuscito e ne vado fiero. Però nel frattempo se la rifaceva con mia sorella...quindi non poteva uscire mai, era sorvegliata a vista! E che succede intanto? lei si fidanza con un amico comune...solo che lei aveva 16 anni e lui 21.....immaginate????
Mia madre essendo sicura dei suoi metodi, tutto quello che non era di suo gradimento lo buttava...anche la pillola che prendeva mi sorella....ECCOCI!!!! Lei incinta!!!!
È la prima volta che ho sentito il vero rumore che fa il tuo mondo quando si spacca....
Ho dovuto gestire io tutta la situazione. Non fu affatto divertente!
Adesso per rispetto di Lella (mia sorella) non vi racconto tutti gli sviluppi, tanto che ve frega!!! Comunque in seguito si sono sposati...
Tutto questo trambusto mi ha svegliato!
ADESSO STOP cerchiamoci uno scopo!
Trovo, ovviamente a caso, su un giornale la richiesta per fare da aiuto scenografo in un villaggio turistico per un periodo di 6 mesi a Tropea! Detto fatto! Telefonato, fatto due chiacchiere, dato lettera di licenziamento immediato (e devo dire che il titolare si è comportato con me da persona meravigliosa, strano fidatevi è un fascistone omofobo, però gli stavo simpatico..). E così dopo 6 anni di Grande Marvin mollo tutto e parto!

Poveri genitori miei sono partito il giorno dopo il matrimonio di mia sorella...quindi i miei si sono trovati soli da un giorno all'altro. Poveri!

Andiamo a Tropea!!!

Che esperienza! Alla fine non ho fatto lo scenografo....

Ve la racconto... Prima di essere mandati in villaggio si fa il corso (se vi venisse voglia di farlo informatevi bene prima perchè molti sono dei truffatori. Quindi occhi aperti). Il corso dura una settimana e non si dorme mai! Ti insegnano le sigle del villaggio, ti fanno fare cabaret, fai ginnastica, aerobica, risveglio muscolare, vari giochi tipo gioco aperitivo, gioco caffè, giochi vari da spiaggia. Ecco di nuovo un pesce fuor d'acqua, io tutto firmato, balbuziente e timido. Stavo pentendomi della scelta, aveva ragione mia mamma "dove vai a fare il pagliaccio, sei una delusione, trovati un lavoro serio, bla bla bla", poi una sera ci chiedono di fare a turno una sigla dal palco per coinvolgere gli altri. No non la faccio non me la sento mi vergogno, dai io sono qui a fare lo scenografo, lasciatemi in pace tanto devo fare altro in villaggio, non rompete le palle sennò me vado!
Una Bestia!
Il titolare del villaggio mi fa' nero! E comunque quella sera non faccio le sigle!
Il giorno dopo prova di aerobica...stessa scena!
Arriva il cabaret, il titolare del villaggio mi chiama in ufficio, una romanzina che non vi racconto, ho pianto per un ora come se fossi stato posseduto. Certi singhiozzi! Ero un cencio, ma lui (che stranamente si chiamava Franco) chissà cosa aveva visto in me, non mi ha mollato per tutta la crisi isterica e mi ha lasciato sfogare. Poi mi preso mi ha portato sul palco e mi ha fatto fare la sigla, che vi devo dire, è tornato a galla il Nunzio che conoscevo anche io! le ho fatte tutte le sigle e il giorno dopo pure la prova di aerobica. Cabaret meglio che mai! Ovviamente ero la star del villaggio...
Dall'esperienza del villaggio, durata poi un anno, ho capito che l'unica mia fonte di energia è sempre stato l'amore, non voglio fare il romantico del cazzo, cercate di capire. L'amore che si prova quando la gente sta bene con te e tu con loro, quando parli con una persona e apri il tuo cuore e l'altra ti racconta tutta la sua vita, quando metti quello che hai a disposizione, non so se mi sono spiegato, ma a me stare su di un palco mi da' una sensazione profondissima, forse mi fa rivivere il mio essere stato il cocco delle zie delle maestre, delle vecchiette che quando ero la voce bianca in chiesa mi riempivano di baci, non lo so. Ma avere la sensazione di essere stato utile a qualcuno è meravigliosa!

Ma non ero ancora soddisfatto.... (adesso devo portare giù il cane sennò mi morde)

...continua....